L’ex amministratore delegato della rinomata casa di accessori d’alta moda, Riccardo Braccialini, ha rilasciato una dichiarazione sull’inchiesta della procura di Firenze sull’operato finanziario della ditta dal 2011 al 2016.
“Le indagini della magistratura sono un atto dovuto e opportuno in caso di dissesto finanziario e di conseguente accesso ad una procedura concorsuale. In questa sede posso solo confermare, anche a nome di mio fratello Massimo, quanto andiamo ripetendo da tempo: confidiamo nell’operato della magistratura e auspichiamo che gli esiti dell’indagine possano mostrare le origini profonde del dissesto e la correttezza del nostro operato di cui siamo assolutamente certi”.
E quanto dichiarato, come riporta una nota diffusa dall’avvocato Giovanni Flora suo legale, da Riccardo Braccialini, ad dell’azienda di faimiglia fino al 2016, tra gli indagati di bancarotta dalla procura di Firenze per il dissesto finanziario della casa di moda fiorentina. Le persone coinvolte nell’indagine sono oltre 25, fra cui i membri dei cda in carica tra 2011 e 2014 e i sindaci revisori dello stesso periodo.
Tra gli indagati, oltre a Riccardo, attualmente presidente dell’Associazione italiana pellettieri Aimpes, anche il fratello Massimo. La casa di moda della famiglia dei due fratelli, che produce borse, è stata fondata nel 1954 da Roberto e Carla Braccialini. Il 6 maggio 2016 il cda chiese il concordato e dall’anno scorso la società Graziella Group ha acquisito il ramo d’azienda.