Lun 23 Dic 2024
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ToscanaBundu su Tav, "unica posizione credibile è quella della sinistra unita"

Bundu su Tav, “unica posizione credibile è quella della sinistra unita”

“Sul futuro del nodo ferroviario fiorentino l’unica posizione credibile e coerente è quella della coalizione di sinistra unita. Il candidato della Lega Ubaldo Bocci è riuscito nell’impresa di contraddirsi nel giro di un paio di giorni”. È quanto ha affermato oggi la candidata sindaca della sinistra unita Antonella Bundu.

Bundu spiega che “venerdì scorso, in una dichiarazione riportata dall’Ansa, Bocci ha detto che la stazione Foster va fatta a tutti i costi. Sui giornali di questa settimana sostiene invece che preferirebbe vedere un campo di cricket al posto della stazione Foster e che il tunnel Tav è inutile. È sorprendente vedere una tale approssimazione su un tema centrale per il futuro delle infrastrutture cittadine”.

“Da anni – prosegue Bundu – i partiti e le realtà della sinistra cittadina sostengono che il nodo ferroviario fiorentino possa essere potenziato aggiungendo due binari in superficie da Campo Marte a Rifredi e aumentando la capacità dei binari con le moderne tecnologie, senza ricorrere ai costosi tunnel sotto la città che comporterebbero l’alterazione della falda e gravi rischi per la stabilità di centinaia di edifici. Firenze ha già cinque stazioni (Santa Maria Novella, Rifredi, Campo Marte, Statuto, Castello) e quindi non ha bisogno di un’apposita stazione per l’Alta Velocità. Occorre piuttosto collegare bene l’attività delle stazioni esistenti per offrire un raccordo funzionale tra treni veloci, treni di lunga percorrenza, treni regionali e metropolitani, e trasporto pubblico locale”.

“La soluzione di superficie – conclude la candidata sindaca della sinistra unita – costa molto meno (400 milioni) rispetto ai 1,5 miliardi previsti per il progetto del sottoattraversamento e consentirebbe di liberare le risorse necessarie per migliorare il servizio regionale e metropolitano. Peraltro la realtà dei cantieri Tav di Firenze è eloquente: sono praticamente fermi senza alcuna certezza per i lavoratori in termini di salario e di prospettiva”.