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🎧 Caccia: preapertura a metà in Toscana

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🎧 Caccia: preapertura a metà in Toscana
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Il primo settembre l’apertura anticipata della caccia, anche in Toscana. I ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste obbligano però la Regione ad una preapertura in formato ridotto.

Al via il primo di settembre l’apertura anticipata dalle caccia. Anche la Toscana, come molte altre regioni italiane di tradizione venatoria, ha dato il via libera anticipando la canonica data della terza domenica di settembre. Ma si tratterà di una apertura a metà.

Grazie infatti alle normative europee ed ai ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste si potrà sparare alla specie Storno. La tortora non è stata quest’anno inserita fra le specie cacciabili in preapertura solo grazie all’Unione Europea, che ha indicato agli Stati membri la necessità di tutelare la specie per il suo stato di declino a livello globale, e grazie ai ricorsi delle Associazioni ambientaliste, che su questo aspetto hanno già fermato la preapertura in altre Regioni (Veneto, Abruzzo, Calabria).

Guido Scoccianti ha raccontato ai nostri microfoni: “da anni il WWF si adopera perché la caccia ai primi di settembre sia abolita, dal momento che si tratta di un tipo di caccia dannosissimo sia per le specie ufficialmente oggetto di prelievo che per le altre specie di avifauna. La tarda estate è un momento particolarmente sensibile del ciclo biologico degli uccelli in genere e dei migratori in particolare. Questi animali devono infatti riuscire a concludere la loro preparazione al grande volo migratorio in un periodo in cui la frequente siccità rende tutto più difficile. Inoltre molte specie presentano in questo periodo ancora giovani non del tutto autonomi. E’ così che la preapertura viene ad avere un grave e difficilmente prevedibile impatto sulle specie oggetto di prelievo, ma anche su molte altre, che subiranno danni sia indiretti, da disturbo in un momento critico come la fase di pre-migrazione, che diretti, per gli immancabili abbattimenti illeciti anche di specie non cacciabili che si verificano quando si lasciano agire sul campo grandi numeri di cacciatori”.

Con precedenti ricorsi, le Associazioni avevano fatto inoltre sancire la necessità della corretta applicazione del rispetto dell’arco temporale massimo di prelievo per ogni specie, come indicato dalla Legge quadro nazionale LN 157/92 (cioè, se si decide di aprire la caccia 15 giorni prima ad una specie, bisogna poi anticipare di 15 giorni il termine del periodo di caccia complessivo); questo elemento ha fatto sì che anche gli anatidi ed i corvidi siano stati finalmente esclusi dalla caccia anticipata.

In Podcast l’intervista integrale con Guido Scoccianti del WWF Toscana.