Secondo quanto si è appreso l’albero ha colpito la parte posteriore del bus mentre il mezzo era fermo a un semaforo rosso. Sul posto, oltre ai sanitari, vigili del fuoco, polizia municipale e carabinieri.
Un grosso albero è caduto su un pullman da turismo questo pomeriggio in lungarno del Tempio, a Firenze. Almeno cinque persone, al momento, risultano ferite anche se nessuno di loro sarebbe grave e vi sarebbero anche alcuni contusi.
Dei 5 feriti al momento quattro sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova, uno a quello della Santa Maria Annunziata. Secondo le prime informazioni sarebbero rimasti colpiti i passeggeri seduti nella parte posteriore del pullman che era fermo all’incrocio con via Piagentina.
A seguito di recenti accertamenti si è appreso che sono 14 le persone, di età compresa tra i 25 e i 63 anni, rimaste ferite questo pomeriggio, a seguito della caduta di un tiglio, su un pullman turistico in lungarno del Tempio, a Firenze.
Dodici sono passeggeri del pullman, appartenenti a una comitiva di coreani, uno è l’autista, che ha rifiutato il trasporto in pronto soccorso. Contusa in modo non grave anche una donna di nazionalità marocchina che era alla guida di un’auto, anche questa urtata dall’albero. Uno dei passeggeri, 47enne, è stato portato all’ospedale di Santa Maria Annunziata in codice rosso per un trauma cranico.
Secondo quanto appreso, le condizioni dell’uomo, che quando è stato soccorso era cosciente e in grado di camminare, non sono gravi. Non destano preoccupazione poi le condizioni di una donna di 26 anni, portata al Santa Maria Annunziata in codice giallo. Lievi contusioni per gli altri feriti, portati in codice verde nei pronto soccorso degli ospedali Santa Maria Annunziata, Careggi e Santa Maria Nuova.
Francesco Mati, presidente sezione prodotto florovivaistico di Confagricoltura Toscana commenta così la caduta dell’ albero:
“Il problema degli alberi che continuano a cadere dopo ondate di maltempo è un segnale di un cambiamento necessario che dobbiamo attuare in termini di politiche pubbliche”.
“Da troppo tempo stiamo vivendo di rendita per impianti al verde fatti fra la fine dell’Ottocento e la prima metà del secolo scorso. Purtroppo molte alberature stradali hanno raggiunto dimensioni notevoli e sono spesso sofferenti per incuria o per una progettazione non corretta nel momento in cui sono stati impiantate”.
“Diventa quindi sempre più importante arrivare quindi alla definizione di un piano nazionale di riqualificazione del verde pubblico. Sono anni che come Confagricoltura, anche con incontri ad hoc con il ministero, portiamo avanti questa necessità. E’ questa una delle priorità che il nuovo Governo dovrà affrontare per attuare un piano, non più prorogabile, di sostituzione di un patrimonio arboreo ormai esaurito e che rischia di rappresentare un pericolo per tutti i cittadini”.