Una nuova ‘moda’ è in voga tra le generazioni piĂą giovani. Si tratta di una sfida tra adolescenti, una ‘challenge’ come viene definita sui social: non appena viene urlata un’espressione concordata, i ragazzi cominciano a picchiare con pugni e schiaffi i coetanei ovunque si trovino. Un fenomeno registrato sugli autobus, alle fermate e talvolta a scuola. Conseguenza di questo insensato gioco sono ragazzi con braccia piene di lividi ma anche con crisi d’ansia per paura che qualcuno all’improvviso possa dare inizio alla sfida.
Questo è proprio quello che si è verificato tra gli studenti dell’istituto comprensivo Margherita Hack del comune pratese di Montemurlo: calci e pugni tra giovanissimi all’improvviso. A denunciare i numerosi episodi di violenza gratuita fra gli allievi delle scuole medie la direttrice dell’istituto, Maddalena Albano, che ha annunciato “severi provvedimenti” riguardo alla challange scellerata tra adolescenti.
“Gli episodi – racconta – erano quasi giornalieri e andavano avanti da una ventina di giorni. Ci hanno anche fatto recapitare dei video di ciò che accadeva. La scuola non può rimanere in silenzio assieme alla comunitĂ educante. Ho quindi fatto un avviso alle famiglie per spiegare cosa stava succedendo”. La fascia di etĂ che coinvolgeva nella challange gli alunni era tra gli 11 e i 14 anni, “sia allieve che allievi”. Quando qualcuno dei ragazzi gridava “Panda gialla”, come spiega la direttrice, “cominciava una sorta di rissa in cui tutti dovevano colpire chi avevano vicino”.
Ad essere preoccupato anche il sindaco Simone Calamai che ha disposto un rafforzamento dei controlli da parte della polizia municipale all’entrata della scuola e alle fermate dell’autobus. “Non è un gioco e non può essere considerato tale – dice il primo cittadino -. Il Comune è a fianco della scuola per fermare questa sfida assurda. La violenza e la sopraffazione non possono mai essere accettate”. Da Calamai un “appello a tutti i genitori affinchĂ© condannino questi comportamenti e facciano riflettere i ragazzi sulla gravitĂ di quanto sta succedendo. I controlli della polizia municipale serviranno per scoraggiare quanti vogliano continuare questa assurditĂ ”.
Il sindaco insieme alla polizia municipale sta valutando anche se il danneggiamento di un defibrillatore presente nel giardino “Erasmo Meoni” di via Micca a Bagnolo, sia da mettere in relazione a questa assurda ‘challange’. “Mi auguro che i ragazzi della sfida non abbiano nulla a che vedere con questo fatto altrettanto grave – conclude il sindaco -. Si tratta di uno strumento salvavita del valore di diverse migliaia di euro e quanto commesso è tanto grave quanto assurdo e senza alcun senso. Un gesto che danneggia tutta la comunitĂ “.