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Calciatore morto: “dov’era il defibrillatore?” On. Mulè presenta interrogazione alla Camera

Giorgio Mulè su defibrillatore

@imagoeconomica GIORGIO MULÈ, VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

“Se fosse stato così si sarebbe potuto intervenire diversi minuti prima di trovare il defibrillatore allo stadio guadagnando molte probabilità di avere successo con la rianimazione su Mattia Giani” denuncia Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia

Allo stadio comunale di Campi Bisenzio, dove si giocava la gara del campionato di “eccellenza”, c’era un defibrillatore ma pare non fosse a bordo campo come doveva: lo dichiara Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia.

“La morte di Mattia Giani dopo un malore accusato in campo lascia increduli ed attoniti. Morire a 26 anni in seguito a un arresto cardiocircolatorio mentre si gioca a calcio impone di andare in fondo alle cause, a cominciare dal dare risposta a un interrogativo terribile e angosciante sulla presenza  del defibrillatore” aggiunge Mulè.

“È una situazione angosciosa – prosegue l’ìOnorevole – perché la presenza del defibrillatore a bordo campo avrebbe potuto salvare la vita a Mattia, come accaduto in numerose altre occasioni sui campi di calcio. Il defibrillatore infatti, come prescrive la legge del 2021 di cui sono stato promotore, deve essere presente in tutti i luoghi dove si svolge attività sportiva soprattutto a livello agonistico e prima delle partite deve esserne accertata la presenza a bordo campo”.

“Se fosse stato così -conclude Mulè-  si sarebbe potuto intervenire diversi minuti prima di trovare il defibrillatore allo stadio guadagnando molte probabilità di avere successo con la rianimazione su Mattia Giani. Per questo motivo, per accertare cioè tutti i dettagli di questa tragedia ho presentato alla Camera un’interrogazione ai ministeri interessati”.

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