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Calcio, Nardella: “Nel nuovo stadio resterà riferimento a Franchi”

Stadi franchi

Il sindaco di Firenze è intervenuto in occasione della presentazione la mostra dedicata ad Artemio Franchi, storico presidente della Figc e della Uefa, a 100 anni dalla nascita.

“Alcuni tifosi mi hanno chiesto se con il nuovo stadio ci sarà sempre un riferimento ad Artemio Franchi: certo che ci sarà, anche lo stadio rinato avrà sempre un collegamento con Artemio Franchi, al di là di quelle che poi saranno le scelte commerciali e di qualunque natura”. Queste le parole del sindaco Dario Nardella, a margine dell’inaugurazione a Palazzo Vecchio della mostra fotografica e di cimeli appartenuti allo storico presidente di Figc e Uefa Artemio Franchi, in occasione dei 100 anni dalla nascita.

“Il riferimento ad Artemio Franchi ci sarà sempre perché per noi Artemio Franchi è la storia del calcio, ed è la storia dello sport della nostra città”, ha aggiunto Nardella, parlando dello stadio comunale che attraverserà una fase di restyling, e sottolineando che “nel nome della storia di Artemio Franchi andremo avanti con tenacia per il progetto del nuovo stadio, e lo faremo ovviamente anche per i nostri tifosi e per i nostri cittadini”.

Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza anche dei figli Francesco e Giovanna, del presidente della LegaPro Francesco Ghirelli e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Credo che un Artemio Franchi manchi molto oggi nel governo del calcio”, ha affermato il figlio Francesco, ringraziando i promotori dell’iniziativa. “Soprattutto a Firenze – ha osservato – tanti giovani conoscono Franchi come lo stadio: oggi invece saranno in grado di capire perché lo stadio è stato intitolato ad Artemio Franchi”.

Per Giani, Franchi è “un uomo simbolo della Toscana”, e allo stesso tempo “un simbolo di ripartenza, della speranza di un calcio italiano che ha bisogno di ridarsi delle coordinate”. Rappresenta, ha aggiunto Giani, “una grandissima, straordinaria personalità di dirigente sportivo, di imprenditore, di uomo legato alla nostra terra, alla Toscana, che fosse Siena o Firenze. Era la figura che meglio di qualsiasi altro ha rappresentato il calcio, lo sport a livello internazionale, per la Toscana e per l’Italia”.

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