Carlo Calenda (Azione), arrivato a Firenze per sostenere la candidata al Parlamento europeo Barbara Masini, parlando delle conquiste dei diritti civili, dice: “sono a rischio” perchè “l’Italia su questo è ancora molto indietro, e in altri Paesi europei lo stato di diritto viene messo in difficoltĂ ”.
“Barbara Masini ha fatto tante battaglie per i diritti – ha spiegato -, che sono un tema fondamentale per l’Unione Europea, e oggi sono messi a rischio da una visione retriva dei sovranisti, anche di quelli italiani. Il gruppo Renew Europe ha fatto sempre battaglie sia per i diritti civili, parlo del matrimonio paritario, dell’adozione per le coppie omosessuali”. Calenda ha ricordato che in Parlamento Europeo, anni fa, “ho votato contro una risoluzione del precedente governo polacco che chiedeva di fare delle aree Lgbtq-free, cioè dove le persone con orientamento sessuale o di genere diverso non potessero entrare”.
“Elly Schlein ha fatto una manovra molto intelligente: ha preso tutti i riformisti e li sbatte in Ue così non conteranno niente nel partito”. E rispondendo alle domande dei giornalisti anche per le elezioni amministrative, dove Azione sostiene la candidata Pd Sara Funaro, afferma: “Tengo molto separate le due cose, alle Europee io stimo Nardella, ma le persone devono sapere che votano la linea della Schlein, non Nardella”. Della linea di Schlein, ha aggiunto Calenda, “non condivido moltissime cose, il programma è indefinito, dopodichĂ© a Firenze c’è una coalizione con un programma serio e noi la supportiamo, lo stesso ho detto a Bergamo giorni scorsi. Credo che i riformisti verranno esiliati lì e conteranno ancora meno nel partito”. Secondo il leader di Azione, in Italia “la sinistra non riesce a proporre un progetto alternativo alla destra perchĂ© non c’è un elemento di merito su quel che viene proposto. Quando la Schlein fa una proposta sulla sanitĂ non ci mette quanto costa, non dice dove trova i soldi: non è possibile fare politica così, è il modo per cui l’Italia decresce da trent’anni”.
La lista Stati Uniti d’Europa “non è una lista, ma un’accozzaglia di posizioni differenti, fatta per dire ‘mettiamoci al riparo dalla soglia’, ma questo non è il modo in cui si fa politica seriamente”, ha proseguito il leader di Azione negando che ci sia stato un pressing di Emmanuel Macron per una lista unica: “Sono palle, non è mai arrivato”, ha precisato. Stati Uniti d’Europa “è una lista dove dentro ci sono persone che andranno con i socialisti, alcuni con i liberali e altri con i popolari”, ha sottolineato Calenda, e quindi “perchĂ© dovrei votare una cosa che va da Mastella a Cecchi Paone senza avere nessuna prospettiva politica, in cui il giorno dopo va ognuno per conto suo e, aggiungo, con delle incoerenze allucinanti? In quella lista, al numero 2 nella circoscrizione Nord Ovest – ha detto, riferendosi a Gianfranco Librandi – c’è uno che diceva ‘Putin ha ragione, diamogli il pezzo dell’Ucraina che chiede e chiudiamola qua’, ha votato contro l’invio delle armi, e dice che in Arabia Saudita le donne sono libere e non hanno il velo”.
Quanto al premierato, dice: “La posizione di Azione sul premierato è chiarissima, noi siamo contrari nel merito e nel metodo, faremo opposizione sul premierato, se ci sarĂ il referendum andremo ovviamente contro la linea del premierato”. “Passeremo il prossimo anno è mezzo a parlare di cazzate – ha aggiunto – perchĂ© il premierato è un sistema che non ha nessun Paese al mondo”. Secondo Calenda, peraltro, “il premierato è un disastro perchĂ© distrarrĂ l’attenzione dalla questione dei salari e della sanitĂ per un anno”, e alla fine della battaglia tra favorevoli e contrari “noi avremo una sanitĂ sempre piĂą a pezzi, un potere d’acquisto sempre piĂą basso, nessuno si sarĂ occupato della Fiat. Io sono andato davanti a Mirafiori e vi garantisco che vedere Mirafiori come è ridotta è una cosa impressionante per chi c’è stato in altri anni, ma non ne parlano. La Schlein l’avete sentita parlare di questo? Non ne parla, e perchĂ©? Perchè Elkhann possiede i giornali di sinistra. I conflitti di interesse non sono solo all’interno della Destra, ma sono trasversali nella politica italiana”.
Infine, a commento delle dichiarazioni attribuite a Papa Francesco sugli omosessuali nei seminari, conclude: “Posso solo immaginare e sperare che quanto riportato sulle dichiarazioni di Papa Francesco sia non veritiero, anche per il modo di usare i termini”. “Noi abbiamo il dovere di usare parole di rispetto – ha proseguito – nei confronti di chi ha il proprio orientamento, tra l’altro garantito dalla Costituzione e dai Trattati europei; e sdoganare modi di parlare che sono inappropriati, in particolare dal capo della Chiesa cattolica… mi sembra di vivere in un mondo surreale, quindi spero che tutto questo non corrisponda alla veritĂ ”. Secondo Calenda “tutto in questo Paese, che è in cerca solo della polemica quotidiana per polarizzare un estremo contro l’altro, viene strumentalizzato. Penso che dobbiamo dire con grande chiarezza anche quando il Papa dice cose che non sono che non ci convincono, che non ci convincono. Ringraziando Dio siamo una repubblica laica, e quindi, ripeto, io spero che non sia vero, spero davvero che non sia vero”.