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ToscanaCronaca🎧 Calenzano: 3mila in piazza per  'Basta morti sul lavoro'

🎧 Calenzano: 3mila in piazza per  ‘Basta morti sul lavoro’

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🎧 Calenzano: 3mila in piazza per  'Basta morti sul lavoro'
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Si è aperta con la lettura dei nomi delle cinque vittime, Vincenzo Martinelli Carmelo Corso, Franco Cirelli, Davide Baronti e Gerardo Pepe, seguita da un minuto di raccoglimento concluso da un lungo applauso la manifestazione di questo pomeriggio a Calenzano (Firenze) davanti al municipio, in ricordo dei morti al deposito Eni di lunedì mattina.

Alcune centinaia i partecipanti in piazza Vittorio Veneto per l’iniziativa promossa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, che per oggi hanno indetto uno sciopero a livello provinciale.     Oltre ai rappresentanti sindacali, presenti anche numerosi amministratori della Piana fiorentina e non solo.

A manifestazione è terminata attorno alle 16 .    Tanti gli amministratori presenti, ma dal palco hanno parlato soltanto il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani e il presidente della Regione Eugenio Giani, lasciando invece la parola ai rappresentanti dei lavoratori. Diverse centinaia i partecipanti, tremila la cifra comunicata dagli organizzatori.

“Il sistema di fare impresa va cambiato. Il tema di ridurre il tempo, del profitto, del fare tutto insieme sta portando le stragi” questo quanto  ha dichiarato la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David, a margine della manifestazione organizzata a Calenzano (Firenze) dopo la tragedia al deposito Eni.

Re David ha ricordato che le “stragi sono avvenute praticamente tutte in grandi aziende, per il 90% partecipate pubbliche. Non è un tema di sicurezza sulla carta, il problema è il rispetto concreto delle norme”.

– Per eliminare i morti sul mondo del lavoro “si può fare di più sul versante normativo, si deve fare di più sul versante della politica. Il mondo del lavoro è stato umiliato, frammentato, sfregiato”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil Toscana Rossano Rossi, a margine della manifestazione ‘Basta morti sul lavoro’, organizzata a Calenzano (Firenze) dopo la tragedia al deposito Eni.

   “Quando c’è un mondo del lavoro in cui la ricattabilità la fa da padrone e c’è un quadro sociale in cui la povertà la fa da padrone viene fuori una miscela esplosiva micidiale”, ha aggiunto.

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