Gio 9 Gen 2025
Controradio Streaming
ToscanaCronaca🎧 Calenzano, ad un mese dall'esplosione sopralluogo e perquisizioni alla ricerca di...

🎧 Calenzano, ad un mese dall’esplosione sopralluogo e perquisizioni alla ricerca di un verbale

Logo Controradio
www.controradio.it
🎧 Calenzano, ad un mese dall'esplosione sopralluogo e perquisizioni alla ricerca di un verbale
Loading
/

Nuovo sopralluogo, da parte della procura di Prato, nel deposito Eni, di Calenzano, dove lo scorso 9 dicembre si è verificata un’esplosione che ha portato alla morte di 5 persone. Il procuratore Luca Tescaroli ha inoltre disposto nuove perquisizioni per meglio comprendere cosa accade nell’incontro tra Eni e Sergen, la ditta che stava eseguendo lavori di manutenzione quel giorno, avvenuto nei giorni che hanno preceduto la strage.

Un mese dopo lo scoppio che ha ucciso 5 persone che stavano lavorando all’interno del deposito di carburanti Eni di Calenzano, comincia a stringersi il cerchio delle responsabilità. La procura di Prato, competente sul caso, ha disposto nuove perquisizioni a persone e società per capire le cause dello scoppio avvenuto la mattina del 9 dicembre scorso. Le convinzioni degli inquirenti si stanno facendo nitide riguardo alla coesistenza fra i lavori di manutenzione che erano in corso quella mattina nell’area e le normali operazioni di carico delle autocisterne: a morire sono stati infatti re autisti di autobotte e due operai che stavano eseguendo i lavori per conto della ditta potentina Sergen. Nelle settimane precedenti alla strage – è emerso nelle ultime ore – ci sarebbe stato un sopralluogo congiunto di Eni e Sergen, proprio  in vista di quei lavori. Ma di quell’incontro, fino a ieri, gli inquirenti non avevano trovato alcuna documentazione.
Per questo sono scattate le nuove perquisizioni, a cui ha fatto seguito un nuovo sopralluogo del procuratore Luca Tescaroli. I carabinieri di Firenze si sono presentati dunque nuovamente negli uffici dell’Eni e della Sergen, alla ricerca dei documenti mancanti. Capire cosa si sono detti in quell’incontro le due società, cos’hanno stabilito,  potrebbe aiutare gli investigatori a comprendere i confini delle responsabilità riguardo alle accuse per cui è stato aperto il fascicolo d’indagine: omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione o omissione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro. Al sopralluogo del magistrati  nel deposito sotto sequestro, ieri, hanno partecipato anche i sei consulenti della Procura: gli esperti hanno tempo sino alla fine del mese di febbraio per depositare la relazione che servirà al magistrati per mettere a fuoco le responsabilità su quanto accaduto. Si presume che solo allora sarà possibile conoscere gli indagati.