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🎧 Calenzano: foto aeree completeranno quadro inchiesta

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🎧 Calenzano: foto aeree completeranno quadro inchiesta
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Ultimo capitolo dell’indagine sulla strage di Calenzano, che il 9 dicembre scorso ha causato 5 morti e diversi feriti. Le immagini aeree registrate negli scorsi giorni potrebbero completare il quadro delle indagini della procura, che attende nei prossimi giorni la relazione dei consulenti nominati per stabilire la dinamica dei fatti. Dopo quel passaggio potrebbero emergere i nomi degli eventuali indagati.

Le verità sulla strage di Calenzano, con l’esplosione al sito di stoccaggio Eni che lo scorso 9 dicembre ha causato 5 morti, si cercano a partire dall’alto. Il sopralluogo previsto per oggi dalla procura di Prato per indagare sulle cause dello scoppio non si è svolto. La visita, che era stata fissata per raccogliere gli ultimi elementi sul campo con i consulenti nominati dalla procura, è stata infatti “superata” da una serie di immagini aeree del sito di stoccaggio dei carburanti, sotto sequestro dal giorno dell’esplosione.

Le fotografie sono state acquisite e sono agli atti dell’indagine. Proprio questo pomeriggio – si apprende da fonti investigative – si svolgerà un vertice fra i magistrati pratesi guidati da Luca Tescaroli e i 6 consulenti, che entro la metà di febbraio dovranno redigere una relazione per rispondere ai quesiti posti dagli inquirenti. Il fascicolo di indagine relativo all’esplosione di Calenzano è stato aperto per omicidio colposo plurimo, disastro e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

Nelle immagini acquisite si scorge il punto esatto in cui è avvenuta l’esplosione, con la linea di carico dei carburanti che corre dall’alto sui punti di rifornimento per le autocisterne: da uno di quei tubi – che dovevano essere vuoti e sui quali si stavano eseguendo lavori di manutenzione – si è generata l’esplosione.

Non è ancora stato stabilito se i lavori in corso da parte della ditta potentina Sergen operante nel deposito di Calenzano potessero essere svolti in quel momento, ovvero perchè non ci fossero le condizioni di sicurezza per gli operatori e per gli autisti delle autocisterne. In particolare, sotto il faro degli investigatori, c’è un incontro tra i tecnici Eni e quelli di Sergen, che si è svolto nei giorni precedenti all’esplosione. Un sopralluogo “fantasma”, per ora, dato che non sono stati rinvenuti verbali o immagini di quella riunione.

NELL’AUDIO, il servizio di Giorgio Bernardini