A Valibona 80 anni fa fu combattuta la prima battaglia della Resistenza al Nazifascismo in Toscana. Il 3 gennaio sarà commemorata la ricorrenza a Calenzano
A Valibona rimasero uccisi per mano dei fascisti il comandante partigiano Lanciotto Ballerini e il mitragliere Luigi Giuseppe Ventroni, mentre il russo Andrej Vladimiro fu catturato e giustiziato.
Le celebrazioni a cura dei Comuni di Calenzano e Campi Bisenzio, insieme all’Anpi, inizieranno con il ricordo dei caduti. A Calenzano il ritrovo è fissato al cimitero comunale, dove alle 10 sarà ricordato il partigiano Vladimiro; la cerimonia proseguirà alle 10.15 in largo Pierantozzi per l’omaggio alla memoria del maresciallo dei carabinieri Alfredo Pierantozzi, ucciso a margine della battaglia dai fascisti perché si opponeva alla rappresaglia. Alle 10.30 sarà deposta la corona al monumento ai caduti della battaglia di Valibona sulla facciata del Municipio di Calenzano in piazza Vittorio Veneto.
Alle ore 12 si terrà la commemorazione della battaglia al cippo di Valibona con le delegazioni dei Comuni di Calenzano e di Campi Bisenzio e dell’Anpi. Alle 17, alla biblioteca CiviCa, si terrà la presentazione del libro ‘Antifascisti adesso… perché non è ancora finita’ organizzata da Anpi, con l’autore, presidente nazionale dell’associazione, Gianfranco Pagliarulo, Prestini e la presidente provinciale di Anpi Vania Bagni. Infine, alle 21 al Teatro Manzoni lezione-spettacolo ‘Ricordando un giorno di fuoco’: voce narrante Lorenzo Degl’Innocenti e musica dal repertorio di Cccp e Csi del gruppo Infedeli alla linea. Ingresso con contributo volontario che sarà destinato al fondo di solidarietà per il Comune di Campi Bisenzio per la ricostruzione dopo l’alluvione.
“Sono passati ottanta anni dai fatti di Valibona – dichiara il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini – e come sempre il 3 gennaio saremo al cippo dei caduti in Calvana per ricordare il sacrificio di quei giovani che scelsero da che parte stare, sacrificando la propria vita per affermare i valori di libertà e democrazia. Solo pochi mesi fa il Memoriale è stato imbrattato da scritte inneggianti al fascismo, segno che evidentemente i valori dell’antifascismo e quelli sanciti dalla Costituzione, nata dalla Resistenza, devono essere portati avanti con forza e determinazione nelle Istituzioni, nelle scuole, nella società”.