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Calenzano: trovati i cadaveri di due dispersi, salgono a 4 le vittime. Ancora un disperso

Calenzano: perquisizioni nel deposito Eni e nella ditta incaricata alla manutenzione dell'impianto

Calenzano – Sono stati ritrovati due dei tre dispersi nell’esplosione al sito Eni di Calenzano. Da quanto appreso sarebbero stati ritrovati nell’area della pensilina dell’area di carico. Salgono a quattro le vittime accertate.

Sono riprese all’alba di questa mattina da parte dei  Vigili del Fuoco nell’area del deposito Eni di Calenzano  le operazioni di ricerca dei dispersi.  Da quanto appreso i due cadaveri sarebbero stati ritrovati nel corso delle operazioni propedeutiche all’avvio delle ricerche.
Fra le ipotesi al vaglio degli inquirenti sulle cause dell’esplosione una scintilla che avrebbe fatto contatto con una delle cinque autobotti presenti nella pensilina di carica della raffineria.
Il corpo di Vincenzo Martinelli, autotrasportatore residente a Prato e originario di Napoli, è stato il primo identificato mentre per il secondo servirà l’esame del Dna. Con i cadaveri ritrovati stamattina sale a quattro il bilancio delle vittime. manca ancora all’appello un lavoratore.
L’incidente ha messo in pericolo migliaia di persone, a partire dagli abitanti della zona di Calenzano, arteria del bacino industriale della piana fiorentina, ma anche il tratto della vicina autostrada A1, chiusa in quel tratto per ore in entrambe le direzioni così come è stata sospesa la circolazione ferroviaria di alcune linee.
Ieri sera il sindaco di Calenzano (Firenze) Giuseppe Carovani ha ricevuto insieme a una delegazione di consiglieri comunali alcuni dei parenti delle persone che non hanno fatto più avere notizie di sé dopo l’esplosione nel deposito Eni. Il sindaco ha offerto loro la possibilità di passare la notte a Calenzano, proposta che però è stata rifiutata. I familiari delle persone che ancora mancano all’appello stanno tornando in queste ore.
Mercoledì 11 dicembre sarà giornata di lutto regionale in Toscana, come ha annunciato il presidente Eugenio Giani al termine della riunione della Giunta. Il Comune di Calenzano ha proclamati due giorni di lutto. E sempre per mercoledì Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale provinciale di 4 ore (fine turno) con manifestazione (ore 14:30-16:30) a Calenzano.
Il boato della spaventosa esplosione ha mandato in frantumi i vetri di numerose abitazioni e degli edifici industriali e commerciali presenti nella zona del deposito Eni e alcune persone sono rimaste anche ferite leggermente dalle schegge. La colonna di fumo che si è subito alzata dopo lo scoppio dell’incendio è stata visibile anche dai comuni vicini. Almeno 15 aziende nei dintorni sono state evacuate a scopo cautelativo e hanno subito danni. Evacuati da parte del Comune anche una piscina e il palazzetto dello sport che sono non molto distanti dal luogo dell’incidente.
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