A causa delle abbondanti piogge i fanghi di depurazione hanno contaminato le acque potabili. Gaia, gestore dell’impanto: “in futuro, con stessi disagi, non saremo in grado di controllare il fenomeno”.
“Valori elevatissimi di Escherichia coli” nel Fosso dell’Abate e in mare causati da liquami non depurati che sono finiti in acqua per problemi al depuratore di Camaiore (Lucca) dovuti alle abbondanti e prolungate piogge. E’ quanto rilevato da Arpat, il 27 marzo, su segnalazione della polizia municipale e di un consigliere comunale.
Ne dà notizia, in una nota, la stessa agenzia per l’ambiente spiegando di aver svolto un sopralluogo al depuratore e che “la società che gestisce l’impianto, Gaia spa, ha comunicato che sta incontrando, da tempo, difficoltà ad allontanare i fanghi di depurazione”. In particolare “in quella giornata, per evitare un pesante trascinamento di fanghi in uscita, è stato attivato il by-pass”, con il conseguente scarico di liquame non depurato in acqua.
A seguito di tali accertamenti Arpat sta assumendo i provvedimenti previsti dalla normativa nei confronti del gestore. Inoltre, si legge ancora, “Gaia afferma che, per il perdurare delle difficoltà menzionate, che stanno interessando anche altri impianti di depurazione, anche nel prossimo futuro la prestazione del depuratore ‘potrebbe risultare carente, almeno sporadicamente, e soprattutto in occasione di massicce portate in arrivo dovute a fasi di pioggia prolungate. Ciò potrebbe determinare saltuari superamenti dei parametri tabellari allo scarico, che non saremmo peraltro in grado di controllare'”. Arpat vigilerà affinché il gestore metta in atto tutte le misure possibili per far fronte alle problematiche, anche in vista della prossima stagione balneare.