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Camper Toscana: 420 precari a rischio

Camper aree di sosta Toscana

La crisi delle materie prime che colpisce la camperistica, con la carenza di microchip e semiconduttori che rallenta i tempi di consegna dei veicoli da trasformare, mette a rischio oltre 420 contratti precari in Toscana.

L’allarme in Toscana è stato lanciato oggi da Fiom-Cgil e Fim-Cisl secondo cui i problemi di approvvigionamento stanno portando ad un maggiore ricorso alla Cig.

Da agosto 2021 a agosto 2022 nelle aziende toscane la media è stata di 15 settimane di Cassa integrazione, sostengono i sindacati: alla Trigano, nel Senese, si è lavorato solo tre giorni a ottobre.

Secondo Luri Campofiloni (responsabile camperistica Fiom Cgil Toscana) e Giuseppe Cesarano (segretario generale di Fim Cisl Siena-Grosseto) serve, come accaduto in Laika, “un bacino con graduatorie per mansione e anzianità con obbligo, da parte dell’azienda, di stabilizzazione al raggiungimento di 24 mesi effettivi di anzianità aziendale e diritto di precedenza al richiamo in caso di stop produttivo. C’è necessità di garantire l’occupazione e quindi di fare uscire dalla precarietà questi 420 lavoratori. Di fronte al boom di mercato dei mezzi, questi lavoratori sono essenziali per rispondere ad una domanda in forte espansione”.

I sindacati chiedono dunque alla Regione Toscana di “aggiornare il tavolo sul settore coinvolgendo tutti gli attori, dalle istituzioni alle organizzazioni sindacali, ai produttori e le loro associazioni, perché va evitata l’implosione del settore”.

Al momento i tempi di consegna di un caravan al cliente si aggirano sui 18-24 mesi, per via del rallentamento forzato della produzione

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