Il Sudd Cobas accusa: ‘sgomberato con violenza sit in pacifico lavoratori’ . Circa 50 i partecipanti al presidio, che sarebbe stato organizzato senza autorizzazione, e bloccando alcuni mezzi in uscita dall’hub
Rimosso dalle forze dell’ordine il blocco davanti al magazzino Esselunga di Campi Bisenzio (Firenze), organizzato nell’ambito di uno sciopero a livello toscano degli autisti che lavorano in appalto, proclamato da Sudd Cobas e Usb.
Sudd Cobas di Firenze e Prato sottolinea, in una nota, che “quello che è accaduto oggi davanti ai cancelli del magazzino Esselunga di Campi Bisenzio è indegno di un paese civile e democratico. Nove reparti di poliziotti in tenuta antisommossa hanno sgomberato con violenza un sit in pacifico di lavoratori che protestavano per il rispetto del contratto nazionale di lavoro e delle condizioni di sicurezza. Noi eravamo lì con loro. Il sindacalista Luca Toscano è stato colpito da un calcio mentre era bloccato dalla polizia e poi ammanettato senza alcun motivo prima di essere rilasciato. Quello che è successo oggi non fermerà la mobilitazione”.
Lo sciopero degli autisti in appalto Esselunga è stato proclamato da Sudd Cobas e Usb, negli hub di Campi Bisenzio (Firenze), dove si è svolto il presidio davanti ai cancelli con lavoratori da tutta la Toscana, e di Navacchio (Pisa), oltre che i servizi di consegna di Livorno.
La vertenza, spiegano Sudd Cobas di Firenze e Usb di Livorno in una nota, “prosegue senza sosta ormai da alcuni mesi. Lavoratori ai quali non viene neanche applicato il contratto nazionale di riferimento con il pagamento di tutti gli istituti previsti. Parliamo di circa 500 euro in meno in busta paga ogni mese. Turni massacranti anche di 12 ore e scarsa manutenzione dei mezzi”.
Per i sindacati di base “dopo l’ondata di scioperi di inizio maggio, con manifestazioni anche davanti all’hub toscano di Campi Bisenzio, nelle scorse settimane i lavoratori della società Deliverit, che gestisce la distribuzione della spesa a domicilio, hanno deciso di interrompere la consegna ai piani. Oltre a non pagare regolarmente gli stipendi la società di Bregano, legata ad Italtrans, non corrisponde alcuna indennità per una mansione, quella del facchinaggio, non prevista per gli autisti”.
“Ad oggi – osserva ancora il Sudd Cobas -, nonostante le numerose richieste di incontro e l’intervento anche del prefetto di Pisa, la Deliverit non ha mai voluto aprire alcuna interlocuzione con i sindacati per affrontare e risolvere queste problematiche. Un atteggiamento che ha alimentato, ancora di più, la conflittualità sindacale all’interno dell’appalto. Tanto più che la dirigenza, di fronte alle legittime richieste dei lavoratori, ha deciso di rispondere con lettere di contestazione, ferie forzate e lo spostamento delle consegne da un magazzino all’altro nella speranza di indebolire e sfiancare la lotta degli autisti che va avanti ormai da mesi. Di fronte a questi attacchi la risposta dei lavoratori non si è fatta attendere”.