Di 34 lavoratori controllati durante il blitz, 20 sono risultati completamente al nero, 13 dei quali privi di permesso di soggiorno, e 10 assunti in modo irregolare.
Questo l’esito del blitz della guardia di finanza in un capannone ‘alveare’ alla periferia di Campi Bisenzio (Firenze), sede di quattro ditte gestite da cittadini cinesi.
Gli operai lavoravano in ambienti fatiscenti – alcuni dei quali adibiti a dormitori -, in precarie condizioni igienico sanitarie e di sicurezza. Al termine delle verifiche, condotte anche da personale della Asl e dell’ispettorato del lavoro, è stata sospesa l’attivitĂ di due ditte.
Denunciato un imprenditore orientale per sfruttamento della manodopera clandestina. Denunciati, per violazione delle leggi sull’immigrazione, anche i 13 operai privi di permesso di soggiorno.
L’Asl di Firenze ha contestato alle aziende, specializzate nella produzione di vestiario e accessori in pelle, violazioni sulla normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Complessivamente a seguito del controllo sono state emesse sanzioni per 70 mila euro.