Claudia Catarzi propone sabato 3 novembre ore 21 la creazione site specific “Clouds”, esito del percorso di trasmissione condotto dalla coreografa con un gruppo di 11 danzatori in residenza creativa a Cango
Dopo aver presentato in prima nazionale lo spettacolo “Posare il tempo”, Claudia Catarzi propone sabato 3 novembre ore 21 la creazione site specific “Clouds”, esito del percorso di trasmissione condotto dalla coreografa con un gruppo di 11 danzatori in residenza creativa a Cango per una settimana.
Il lavoro si basa sulle suggestioni originate dalla trasformazione: niente si ferma veramente, anche se si posa, tutto muta continuamente, come il muoversi e il danzare, come le formazioni delle nuvole che sono in costante evoluzione. Musica dal vivo del percussionista Gianni Maestrucci. Al termine della performance i protagonisti incontrano il pubblico.
“Clouds è una suggestione data. Come le formazioni delle nuvole si trasformano costantemente e a momenti delineano allusioni a forme conosciute, nello stesso modo vorrei pensare il nostro corpo e il tempo del danzare: un flusso costante che a tratti si deposita e sospende su delle immagini, su dei respiri più lunghi. Il lavoro avrà due fuochi d’attenzione, uno relativo allo strumento che è il nostro corpo, al suo peso, alla sua massa, alle forme che assume e che può assumere. Ci faremo soggetto della nostra stessa scultura. La base di partenza sarà il nostro desiderio di movimento e tramite questo scopriremo come il viaggio stesso si sorprende a momenti in immaginari che ci parlano, dal più semplice al più surreale, in sensazioni che appaiono; vedremo come sempre il corpo parla suo malgrado. L’altro fuoco infatti sarà osservare questa materia di lavoro che nasce e quindi poi conoscere il modo di plasmarla e attraversarla. Scoprire come niente si ferma mai veramente anche se si posa. Piuttosto sempre tutto si trasforma costantemente. Così come il nostro muoversi e danzare. Così come le formazioni delle nuvole sono in costante evoluzione”. Claudia Catarzi