Sequestrati dalla Guardia di finanza di Arezzo 363 chili di fuochi d’artificio pericolosi, denunciato il titolare dell’attività commerciale, che dovrà rispondere di commercio abusivo di materie esplodenti. La scoperta è stata fatta durante una serie di servizi finalizzati al contrastare l’utilizzo di fuochi illegali in vista dei festeggiamenti di Capodanno, come previsto dalle ordinanze di diverse città Toscane.
Sequestrati dalla GdF di Arezzo 363 chili di fuochi d’artificio pericolosi, denunciato il titolare dell’attività commerciale, un uomo di origine cinese che dovrà rispondere di commercio abusivo di materie esplodenti. La scoperta è stata fatta durante una serie di servizi finalizzati al controllo per contrastare l’utilizzo di fuochi illegali e garantire la sicurezza dei cittadini in vista dei festeggiamenti di Capodanno. Nel negozio dell’uomo, ad Arezzo, sono stati trovati fuochi d’artificio di vario tipo caratterizzati da elevato rischio e destinati ad essere usati esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche di esplosivi.
Ad Arezzo il divieto di botti e petardi il divieto è in vigore dalle 18 del 31 dicembre fino alle 6 del mattino successivo, mentre a Pistoia lo stop comincia già alle 12 del 31 dicembre. A Firenze, per le celebrazioni di Capodanno, è vietato detenere ed esplodere artifici pirotecnici in tutti gli spazi pubblici o accessibili al pubblico del centro abitato, dalle 17 del 31 dicembre alle 7 del 1° gennaio. Chi non rispetta questa regola rischia sanzioni fino a 500 euro. Anche a Siena, dalle 17 del 31 dicembre alle 6 del 1° gennaio, scatta il divieto di esplodere botti e petardi nelle aree dove si svolgeranno eventi musicali organizzati dal Comune. A Lucca, il divieto di utilizzare petardi è previsto dal pomeriggio del 31 dicembre fino alla mattina del 1° gennaio, come stabilito dal regolamento di Polizia Urbana, valido anche per il 2024. Queste regole puntano a garantire la sicurezza pubblica e a limitare disagi, inclusi quelli per gli animali. Ordinanze anche dal Comune di Pisa per il divieto di far scoppiare petardi e fuochi d’artificio nelle strade e piazze del centro e per quello di vendita, somministrazione e consumo di bevande in recipienti di vetro.