Dom 22 Dic 2024
Controradio Streaming
ToscanaCulturaCappuccetto Rosso a Teatro Puccini con i Pupi di Stac

Cappuccetto Rosso a Teatro Puccini con i Pupi di Stac

Cappuccetto Rosso a Teatro Puccini con i Pupi di Stac:  Per la rassegna “Per grandi e Puccini, spettacoli per famiglie” la celebre fiaba reinventata,  raccontata  con i burattini di Stac. Domenica 4 febbraio ore 16.45, al Teatro Puccini. 

Il Lupo ha trovato per terra un libro, è un po’ sciupato ma si può leggere; peccato, però, manca l’ultima pagina… ma il tema è stimolante: una bambina che va dalla nonna ammalata e passa per il Bosco.Stimolato dal contenuto della fiaba, di cui non sa il finale, il bestione si mette sulle tracce di Margheritina che sta andando proprio dalla nonna con un cestino di provviste.
La bimba vive in campagna con il vecchio prozio, Gigino il garzone di fattoria e una
mamma sempre indaffarata. Lo zio Tonio, avvertito dal pubblico, temendo per la sorte della nipotina, raggiunge il lupo nel bosco e lo bastona. Ma la bestia rinviene e riprende il cammino. È allora Gigino che intrattiene il Lupo con una buffa storiella per fargli perdere tempo, ma invano. L’ignara ragazzina arriva dalla nonna, ma il Lupo l’ha preceduta si è travestito da vecchia e la ingoia in un boccone. Il vecchio zio Tonio sopraggiunge, apre la pancia del lupo dormiente e salva nonna e bambina per l’allegro finale.

Gli spettacoli dei Pupi di Stac sono recitati e cantati dal vivo, con musiche di scena registrate. I pupi, di legno intagliato, sono alti circa 50 centimetri e hanno, unici nella tradizione italiana, figura intera. Sono, insomma, marionette senza fili animate dal basso o, se si preferisce, burattini con le gambe come il loro fratello più famoso: Pinocchio. E si muovono nelle varie baracche: veri teatrini in miniatura con sipari, quinte, fondali e due piani scenici, il palcoscenico dove i burattini camminano ed un livello superiore dove appaiono nel modo più tradizionale. Il dialogo con il pubblico e il ritmo teatrale serrato sono alla base della vivacità e dell’imprevedibilità della narrazione, apprezzata da tutti: dai più piccoli agli adulti.