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Carabiniera suicida: cronista indagato per ipotesi rivelazione segreto, la solidarietà di Fnsi, Ast e Odg

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Carabiniera suicida – Il giornalista del Corriere Fiorentino Simone Innocenti è indagato dalla procura di Firenze per concorso con uno o più pubblici ufficiali di rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio con riferimento a un articolo apparso il 17 maggio scorso per il caso della 25enne allieva della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, suicidatasi lo scorso 22 aprile.

Eseguite perquisizioni a casa e in redazione, da parte della polizia con la presenza al giornale del pm ed effettuate copie forensi di tre computer e del telefono cellulare nella disponibilità del giornalista. “Le ultime ore della carabiniera suicida alla Scuola Marescialli, tutte le testimonianze nell’inchiesta”, il titolo dell’articolo per il quale è scattata l’iscrizione nel registro degli indagati e le perquisizioni.

«Le perquisizioni sono state motivate con la ricerca delle fonti di Innocenti a seguito della pubblicazione di un articolo sul suicidio di una carabiniera della Scuola Marescialli di Firenze per un sospetto caso di nonnismo. Il cdr del Corriere della Sera stigmatizza con forza la decisione della procura di procedere con una perquisizione invasiva e l’atteggiamento intimidatorio delle forze dell’ordine, ricordando che il segreto delle fonti è un cardine inviolabile della professione giornalistica» si legge nel comunicato diffuso dal Cdr del Corriere della Sera.

La Federazione nazionale della stampa e l’Associazione stampa Toscana, in una nota, «condannano senza mezzi termini l’irruzione. L’indagine, a quanto pare, è mirata a far luce su una fuga di notizie, con presunta rivelazione di segreto d’ufficio, a carico di pubblici ufficiali, riguardante le cause della morte di un’allieva della scuola marescialli di Firenze. Anche il collega Innocenti risulterebbe al momento indagato».

La segreteria generale della Fnsi Alessandra Costante e il presidente di Assostampa Toscana Sandro Bennucci, insieme a tutti gli organismi dirigenti del sindacato regionale, «contestano i metodi messi in atto, ancora una volta, ai danni di un giornalista e manifestano solidarietà a vicinanza a Simone Innocenti, al direttore Roberto De Ponti e a tutta la redazione del Corriere Fiorentino».

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Giampaolo Marchini e il consiglio dell’Odg esprimono “sconcerto per la notizia delle perquisizioni a casa e in redazione del collega del Corriere Fiorentino”. Marchini, nell’apprendere dell’atto di indagine a carico del collega, si legge in una nota, “richiama il diritto di ogni giornalista alla tutela della segretezza delle fonti e condanna con fermezza” “tutti gli atti volti a limitare l’esercizio della nostra professione”. Le perquisizioni legate allo svolgimento della professione giornalistica, ricorda l’Odg toscano, “sono state recentemente condannate dalla Corte europea di Strasburgo, la quale ha sancito il diritto alla tutela del segreto sulle fonti come condizione irrinunciabile a garanzia della libertà di stampa, che costituisce valore di interesse generale. Come di recente ha ricordato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”.

“Esprimo piena solidarietà al giornalista e a tutta la redazione del Corriere Fiorentino oggetto di perquisizione e di sequestri da parte delle forze dell’ordine. È fondamentale ribadire che la tutela delle fonti giornalistiche è un principio cardine che permette a chi fa informazione di svolgere il proprio lavoro senza timore di ritorsioni o intimidazioni, preservando così la possibilità di denunciare fatti di interesse pubblico e di tenere sotto controllo il potere”. Così la presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia (M5s).

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