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Carcere Livorno, colloqui con detenuti via Skype

“L’amministrazione penitenziaria entro la settimana attiverà un servizio skype per permettere ai detenuti del carcere di Livorno di poter colloquiare con i familiari tramite collegamento Internet con postazioni pc dedicate, in modo da alleggerire il clima di preoccupazione per la sospensione dei colloqui e delle visite in carcere da parte dei familiari, in seguito all’emergenza Coronavirus”. Lo riferisce il garante dei detenuti del Comune di Livorno Giovanni De Peppo.

Lo stesso garante comunale insieme al direttore del carcere, Carlo Mazzerbo, e al comandante della polizia penitenziaria, Marco Garghella, ha avuto colloqui con i detenuti di media e alta sicurezza, circa 250 persone, spiegando le criticità dovute all’infezione del coronavirus e alle iniziative messe in atto per alleggerire il clima di preoccupazione che poteva emergere in seguito all’emergenza sanitaria in atto.
Saranno infatti posizionate due o tre postazioni pc all’interno del carcere, che saranno attivate sia la mattina che il pomeriggio, grazie anche all’impegno della polizia penitenziaria per permettere ai detenuti attraverso un sistema Skype di parlare con i propri familiari. Intanto si parte su Livorno, ma in seguito il servizio sarà esteso anche sull’isola carcere di Gorgona, che accoglie attualmente 100 detenuti.
“Il direttore – ha aggiunto De Peppo – ha anche confermato la sua iniziativa nei confronti della magistratura di sorveglianza al fine di segnalare la possibilità di alternative alla detenzione in carcere rispetto a casi che abbiano quelle caratteristiche e condizioni di applicazione praticabili”.

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