Le misure alternative alla detenzione sono “la via per dare maggiore sicurezza alla collettività”. Lo ha detto il presidente della camera penale di Firenze, avvocato Luca Bisori.
L’occasione era la due giorni di astensione degli avvocati penalisti, indetta per chiedere l’approvazione della riforma dell’ordinamento penitenziario, che prevede tra l’altro l’allargamento della possibilità di accesso a misure alternative al carcere.
“Chi gode di misure alternative”, ha spiegato Bisori “ha una probabilità inferiore di un terzo di tornare a commettere reati rispetto a chi non ne ha usufruito”. “La possibilità di tornare a commettere reati dopo aver scontato una pena è inferiore al 20%”, ha spiegato ancora, “ma la percentuale di chi torna a fare reati dopo aver scontato la pena senza misure alternative è del 60%”.
Per quanto riguarda l’approvazione della riforma, ha aggiunto “a richiederla è la voce unanime di tutti gli operatori del carcere”. “Adesso ci si sta trincerando dietro la necessità della seconda effettuazione di un passaggio nelle commissioni speciali, dove Lega e Movimento Cinque Stelle fanno ostruzionismo”.