“Una vera e propria strage nel 2017, il totale è stato di 52 detenuti che si sono tolti la vita, mentre il trend di quest’anno, ancora non concluso, è decisamente in aumento: al 3 ottobre dell’anno scorso, i suicidi risultavano 45, quest’anno, invece, siamo già a 49.” Lo ha detto il garante regionale dei detenuti Franco Corleone, esprimendo preoccupazione, alla luce degli ultimi suicidi e degli episodi di tensione e di protesta che si sono verificati nelle carceri italiane.
“In generale, in quest’ ultimo mese, – continua Corleone – i notiziari dal carcere hanno riportato dati sempre più allarmanti sulle condizioni di vita dei detenuti: aumento del sovraffollamento, disagio psichico e problemi relativi alla loro affettività”.
“Queste notizie – aggiunge il garante – giungono proprio in concomitanza della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di tre decreti di modifica dell’ordinamento penitenziario in materia di sanità, lavoro e minori che tolgono ogni speranza di miglioramento delle condizioni carcerarie”.
“Si indicheranno scadenze e impegni – ha aggiunto Corleone – per rispondere all’aggravarsi delle condizioni di vita nelle carceri avviate ad un intollerabile sovraffollamento”. Inoltre, tra i prossimi appuntamenti del garante, un nuovo incontro pubblico con il provveditore Fullone e il provveditore delle opere pubbliche per presentare i tempi degli interventi di ristrutturazione e la definizione dei mutamenti nella vita quotidiana nelle carceri toscane.
“Attendiamo – conclude Corleone – di conoscere la data dell’udienza della Corte Costituzionale sul nodo degli articoli 147 e 148 del Codice Penale che dovrebbero garantire l’efficacia dell’esperienza delle Rems (residenza per le misure di sicurezza) e l’assistenza psichiatrica nelle carceri”.
Domani, venerdì 19 ottobre a Roma ci sarà una riunione della conferenza nazionale dei garanti regionali e comunali che valuterà la conclusione di una lunga fase di speranza di riforma.