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Carceri: un minuto silenzio ad Ateneo Firenze, l’appello della rettrice al ministro

carcere Dogaia prato

Un minuto di silenzio domani 31 luglio alle 9 per la comunità universitaria di Firenze in “segno di partecipazione simbolica” per “richiamare l’attenzione sulla situazione di emergenza nelle carceri italiane, scrive in una nota la rettrice Alessandra Petrucci: “faccio urgente appello al ministro, al capo de Dap perché si intervenga per migliorare le condizioni dei detenuti”

La rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci ha invitato tutta la comunità universitaria a unirsi al minuto di silenzio che sarà osservato domani, mercoledì 31 luglio, alle ore 9, presso l’atrio dell’Aula magna del Rettorato, in “segno di partecipazione simbolica” per “richiamare l’attenzione sulla situazione di emergenza nelle carceri italiane, nuovamente riportata con forza agli occhi di tutti a seguito del suicidio di un giovane detenuto presso la casa circondariale della Dogaia di Prato, dove ha sede il Polo penitenziario universitario dell’Ateneo”.

“Accanto a quel giovane ci sono tanti altri giovani che non possono essere lasciati soli, ma vanno accompagnati in percorsi di rieducazione dove lo studio gioca un ruolo fondamentale – sottolinea Petrucci -: quanto sta avvenendo nelle carceri (suicidi, rivolte, aggressioni) richiede la nostra attenzione e il nostro impegno. A nome della comunità universitaria dell’Ateneo fiorentino faccio urgente appello al ministro, al capo de Dap perché si intervenga per migliorare le condizioni dei detenuti attraverso percorsi formativi volti al reinserimento sociale, nonché per supportare il personale e tutti coloro che si impegnano quotidianamente nell’amministrazione dei luoghi di pena”.

“La cosa che io trovo allucinante è che è tantissimo tempo che si parla del carcere di Sollicciano, ed è tantissimo tempo che diciamo che ci vogliono interventi strutturali ma nel momento in cui viene presentato un emendamento per mettere risorse aggiuntive, questo dal governo viene bocciato. Ci vogliono fondi e risposte a livello nazionale, bisogna agire a livello strutturale”. Lo ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro ai nostri microfoni, intervistata da Chiara Brilli e Raffaele Palumbo: “A me piacerebbe che tutti insieme, maggioranza ed opposizione in Consiglio comunale, si facesse sentire la nostra voce per avere le risorse necessarie per Sollicciano perché questa è la cosa da fare affinché non continui la situazione drammatica che c’è all’interno di quel carcere”, ha aggiunto.

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