Sab 23 Nov 2024
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ToscanaCronacaCareggi: incinta morì dopo operazione, ma terapia poteva salvarle vita

Careggi: incinta morì dopo operazione, ma terapia poteva salvarle vita

Una somministrazione di terapia antitrombotica avrebbe potuto ridurre del 60% il rischio di decesso post-operatorio a una puerpera di 30 anni che era alla 27/a settimana di gravidanza e che invece è morta il 13 febbraio 2018 mentre era ricoverata all’ospedale di Careggi (Firenze).

Lo avrebbe stabilito l’incidente probatorio chiesto dal pm di Firenze Angela Pietroiusti e già effettuato, nell’ambito di un’inchiesta dedicata dalla procura di Firenze alla vicenda accaduta all’ospedale di Careggi e che al momento ha sette medici indagati, tra cui due anestesisti, un gastroenterologo, il chirurgo che operò la paziente e due ginecologi. La paziente, obesa e con vari problemi di salute, sarebbe deceduta per una trombosi venosa sviluppatasi a seguito di un intervento di colecistectomia.

Secondo l’accusa non le sarebbe stata somministrata la terapia antitrombotica, prevista invece dalle linee guida, omettendo di somministrarle una prima dose di eparina a basso peso molecolare 12 ore prima dell’operazione. I medici, sempre secondo il pm, avrebbero inoltre compiuto un’ulteriore violazione delle linee guida prevista dalla Regione Toscana secondo le quali la decisione di non somministrare questo tipo di terapia deve essere motivata con una relazione ‘ad hoc’, che invece non sarebbe stata redatta.

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