Giani: “ritengo indegne le scene che abbiamo visto sui social. Ritengo che non vi sia il senso del singolo operatore di Polizia, qui purtroppo vi sono indicazioni non date bene”. Anche il Consiglio Pastorale della Arcidiocesi di Pisa esprime profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti” nel centro della città
“Non è accettabile che io, come responsabile dell’autorità sanitaria in Toscana, abbia dal direttore del Pronto soccorso a Pisa abbia nel tardo pomeriggio un’analisi di tredici persone presenti e dieci minorenni. Questo non va bene. Io ritengo che il ministro Piantedosi debba fare sicuramente una bella analisi di coscienza su quello che è avvenuto ieri” lo ha detto al margine del Forum in Masseria il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, esponente del Pd, commentando quanto avvenuto ieri in piazza a Pisa.
“Ritengo -ha aggiungo Giani- indegne le scene che abbiamo visto sui social. Ritengo che non vi sia il senso del singolo operatore di Polizia, qui purtroppo vi sono indicazioni non date bene. Una cosa possono essere le reiterate proteste di movimenti semi-eversivi, una cosa sono ragazzi di 17 o 18 anni che vanno in piazza senza armi o corpi contundenti a manifestare la loro solidarietà al popolo di Gaza. Onestamente in questo caso non è giustificabile l’atteggiamento che abbiamo visto nelle immagini che i social hanno evidenziato nella nuda chiarezza”.
Oltre al presidente della Regione Giani, anche la Diocesi di Pisa, con una nota firmata dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, è intervenuta su quanto accaduto ieri nella città della Torre dove gli studenti che partecipavano a un corteo sono stati caricati dalla polizia. “Il Consiglio Pastorale della Arcidiocesi di Pisa – si legge – esprime profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti” nel centro della città, “che hanno causato il ferimento di alcuni studenti, anche minorenni”. La Diocesi “ritiene che la violenza non sia mai giustificata e in attesa che si faccia luce sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire il corretto e pacifico confronto democratico, tutelando la sicurezza di tutti, dei giovani in particolare. Crede che il dialogo pacifico e il ripudio della violenza in tutte le sue forme sia l’unico percorso capace di edificare la nostra casa comune su solide basi”.