Toscana, presentato l’ultimo report del 2022 a cura dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas di Firenze.
Il report 2022 presentato dalla Caritas è realizzato in collaborazione con il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Firenze: una raccolta di bisogni e di esperienze che provano a raccontare il complesso e sfaccettato tema della povertà educativa.
“Secondo l’ultima indagine condotta da Save the Children – spiega una nota -, in Toscana oltre uno studente su 10 abbandona la scuola prima di finire le superiori e il 17,9% dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni non studia, non si sta formando e non lavora.”
“C’è -continua la nota- una forte associazione tra i bassi livelli di istruzione raggiunti dai figli e i percorsi scolastici dei genitori. I casi di povertà ‘ereditaria’ pesano per il 59%; quasi 6 persone su 10 vivono in condizioni di precarietà economica in continuità con la propria famiglia d’origine. Povertà materiale ed economica si intrecciano indissolubilmente con la povertà educativa”.
Per evitare che i bambini di oggi diventino i nuovi poveri di domani Caritas porta avanti numerose attività di supporto educativo, realizzate in stretta collaborazione con i Centri di ascolto, gli istituti scolastici limitrofi e i servizi sociali territoriali.
“La povertà educativa e culturale, la dispersione scolastica, la mancata acquisizione di competenze adeguate al proseguimento degli studi universitari o all’ingresso nel mondo del lavoro sono fenomeni largamente diffusi nel nostro contesto territoriale – osserva Giovanna Grigioni, referente Osservatorio Caritas – e dipendono in larga parte dalla condizione socioeconomica e culturale delle famiglie e dei territori dove i bambini nascono e crescono.”
“È necessaria -continua Grigioni- una forte collaborazione tra pubblico e privato sociale per introdurre interventi strategici che sostengono sperimentazioni e buone prassi in grado di coinvolgere e attivare la comunità educante dei territori”.
L’intervento di Giuseppe Betori
Nel suo intervento per gli auguri natalizi ai giornalisti, il cardinale Giuseppe Betori ha anche sottolineato che “aumentano i giovani che non studiano o lavorano, siamo intorno al 23%, oltre il 10% in più della media europea”.
Inoltre ha fatto riferimento al rapporto annuale del Censis affermando: “Si parla di italiani malinconici, spaventati, insicuri e sfiduciati. Mi sembra preoccupante questa situazione. Noi speravamo che il Covid fosse una malattia che ci avrebbe curato da tutte le nostre distorsioni, mi sembra che si stia ripetendo un’immagine di società uguale a quella che avevamo prima.”
“Nel frattempo -conclude Betori- questa crisi economica e globalizzata sta affiorando sempre più nella vita delle persone. Sta crescendo la povertà assoluta in Italia, siamo oltre i cinque milioni, un milione in più rispetto a tre anni fa”.