La signora della danza italiana stava male da diversi giorni ma, a quanto si apprende, lei stessa voleva mantenere uno stretto riserbo sulle sue condizioni di salute. Carla Fracci, dal 2009 al 2014, è stata assessora alla cultura e allo spettacolo della Provincia di Firenze. Nel 2008 l’etoile ha ricevuto a Firenze le Chiavi della città, il prestigioso riconoscimento attribuito dall’Amministrazione comunale a personalità che hanno legato il loro nome alla città di Firenze.
La Fracci è nata a Milano il 20 agosto del 1936, ha studiato alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova dove si è diplomata nel 1954 ed è divenuta prima ballerina del Piermarini nel 1958. La sua ultima apparizione è stata proprio alla Scala due mesi fa dove ha tenuto una masterclass su ‘Giselle’.
Alla fine degli anni ’80 dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli assieme a Gheorghe Iancu e nel 1981 interpreta in tv il ruolo di Giuseppina Strepponi, la moglie di Giuseppe Verdi, nello sceneggiato Rai sulla vita del grande compositore di Busseto. Nel 1994 diviene membro dell’Accademia di Belle Arti di Brera. L’anno seguente è eletta presidente dell’associazione ambientalista “Altritalia Ambiente”. Dal 1996 al 1997 la Fracci dirige il corpo di ballo dell’Arena di Verona e nel 2003 le viene conferita l’onoreficenza italiana Cavaliere di Gran Croce. Nel 2004 viene nominata Ambasciatrice di buona volontà della Fao. Dal novembre del 2000 al luglio del 2010 dirige il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, attività alla quale affianca la riproposta di balletti perduti e nuove creazioni sotto la direzione di Beppe Menegatti. Dal giugno 2009 al 2014 è assessore alla Cultura della Provincia di Firenze e nel 2015 Ambasciatrice di Expo Milano. Nel 2018 riceve il Premio nazionale Toson d’oro di Vespasiano Gonzaga e il 19 settembre 2020 quello alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.
“Una grandissima, inarrivabile artista, ma anche una donna di straordinaria ricchezza umana e culturale. La sua scomparsa è una grande perdita per tutto il nostro Paese”. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, esprime così il suo cordoglio per la morte di Carla Fracci. “Ricordo – prosegue – il suo legame speciale con Firenze e con la Toscana, qui aveva casa, e la sua esperienza come assessore provinciale alla cultura, una testimonianza concreta – conclude il presidente – di un altro fondamentale aspetto della sua figura: il forte impegno civile e sociale”.
“Ricordo la sua attività anche come assessora alla Cultura in Palazzo Medici Riccardi. Amicizia e collaborazione con lei nel corso degli anni”, dichiara il Sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella: “Apprendo con dolore della morte di Carla Fracci, la nostra stella nell’arte incantatrice della danza. Mi stringo ai suoi cari e ricordo in lei anche l’amministratrice, assessora alla Cultura nella Provincia di Firenze che sviluppò legami con la Russia, prese le parti dei bambini Saharawi, l’impegno per la salvaguardia del Maggio Musicale Fiorentino. Sono solo tre espressioni di un impegno portato avanti con discrezione e autorevolezza. Ho stretto un bel legame di amicizia con Carla Fracci e nel corso degli anni ho avuto modo di collaborare spesso con lei, coltivando insieme la passione per la buona amministrazione, per la musica, per la cultura che fa crescere il senso di un’appartenenza comune fondata su ciò che dura”.
In suo omaggio vi proponiamo un estratto di Spoon River con oltre 140 interpreti fra cui la stessa Carla Fracci nella lettura di brani tratti dalla celebre antologia DI EDGAR LEE MASTERS REGIA DI RICCARDO MASSAI nell’ottobre del 2010 al Cimitero monumentale della Porte Sante, Basilica di S. Miniato a Monte di Firenze