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Carne avariata nelle mense, comune Quarrata pronto a costituirsi parte civile

Nell’ambito dell’inchiesta dei Nas sulla distribuzione di carne guasta nelle mense, il comune del Pistoiese pronto a procedere se verranno rilevate responsabilità di natura penale a carico del fornitore

Il Comune di Quarrata (Pistoia) è pronto a procedere “con la costituzione in parte civile”, nell’ipotesi in cui “vengano rilevate responsabilità di natura penale a carico del fornitore”, nell’ambito dell’inchiesta del Nas dei carabinieri ‘Malacarne’ sulla vicenda di fornitura di carni avariate in mense di enti pubblici.

Lo annuncia con una nota l’amministrazione comunale, precisando che “dai controlli effettuati dal nostro personale dipendente e dalle analisi che ritualmente vengono svolte sugli alimenti (l’ultima risalente al maggio 2017) non è risultata problematica alcuna per nessuno dei prodotti elaborati nelle mense scolastiche”. “Si ritiene dover evidenziare che comunque sui prodotti forniti da Alessio Carni S.n.c. – prosegue la nota del Comune – questa amministrazione ha effettuato controlli sulle etichettature, depositate in copia presso il Servizio Pubblica Istruzione, e per le carni rosse l’unico utilizzo di prodotti del fornitore è stato quello della preparazione dei ragù. Si sottolinea inoltre che la carne in parola è stata fornita intera, in pezzi e non macinata,quindi di facile visibilità nella consistenza anche organolettica”.

“L’amministrazione comunale – conclude la nota – ritiene quindi di dover tranquillizzare i propri cittadini. Già dalla data di ieri i rapporti con il fornitore sono stati interrotti, in via preventiva e cautelare, ed affidati ad altro fornitore”.

“Dalla brutta vicenda ‘malacarne’ deve emergere lo stimolo, anche da parte degli Enti ed
Amministratori preposti alla gestione delle mense, ad approvvigionarsi di prodotti locali, compresa la carne, di cui è possibile poter conoscere, con certezza, l’origine ed i processi
produttivi”. Cosi’ il presidente dell’Associazione Allevatori della Toscana, Roberto Nocentini, sull’inchiesta per le carni avariate che ieri ha portato a 5 ordini di custodia cautelare ai domiciliari per i titolari della Alessio Carni di Monsummano (Pistoia) e per il loro commercialista, e 19 indagati.

Il presidente degli allevatori ricorda quanto gia’ deciso in alcune zone, come il Mugello, dove ‘i sindaci si sono dati un protocollo per l’utilizzo di prodotti locali nelle loro mense. Questo è un esempio assolutamente da imitare’.

Dopo aver ripercorso il lavoro fatto negli ultimi anni dagli allevatori toscani, “che consente di poter proporre ai consumatori un prodotto di eccellente qualità e di certa tracciabilità”, per carne bovina, suina e ovi-caprina, Nocentini ricorda tutti i controlli cui vengono sottoposti i capi nati in Toscana fin dalla stalla, grazie ai quali in ogni momento, è possibile rintracciare gli animali.

Il problema è che questi riescono ‘a soddisfare solo il 37% della domanda’ nella regione. Per questo, vista anche la sempre maggior attenzione dei consumatori, l’obiettivo di Ara, l’Associazione allevatori è ‘di incrementare la produzione di carne Toscana’ dotandosi ‘del marchio, registrato, ‘Toscana Toscana’ da utilizzare per le produzioni che non dispongono direttamente di propri marchi come l’Igp della Chianina e della Maremmana’.

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