Caro affitti, ancora proteste a Firenze. Dopo l’attivista che era salito su una gru in viale Belfiore, stamani c’è stata un’occupazione in viale Morgagni. Ancora una volta al centro della scena c’è la questione dei costi elevati per le residenze universitarie, problema che sta causando proteste un po’ in tutta Italia.
Una trentina di studenti del Collettivo d’ateneo dell’Università di Firenze ha occupato stamattina la struttura Ater di viale Morgagni, dell’Azienda regionale per il diritto allo studio, per protestare contro il caro-affitti delle città universitarie toscane e la carenza di alloggi negli studentati regionali. “Abbiamo occupato simbolicamente questa residenza per studenti – spiega una studentessa del Collettivo – perché è in ristrutturazione da due anni e intanto la Regione Toscana ha deciso di ristrutturare anche altre due residenze, senza trovare per gli studenti soluzioni alternative. Con il risultato che attualmente ci sono oltre 650 alloggi in meno a disposizione a Firenze, su un totale di 1.785 e quasi 1.400 studenti rimasti fuori dalla residenza”.
Gli studenti del Collettivo d’ateneo chiedono “la riapertura al più presto degli studentati in ristrutturazione, la ricerca di soluzioni alternative e la costruzione di più alloggi pubblici”. L’occupazione, che durerà fino a domani, ha anche l’obiettivo di essere un momento di confronto tra studenti che in città come Firenze, ma anche Pisa e Siena, sostiene il Collettivo d’ateneo, si trovano a dover affrontare “una situazione allucinante del mercato immobiliare”. “Per un alloggio privato – spiega ancora la studentessa – non si trovano camere al di sotto dei 400 euro più spese, mentre gli studentati privati propongono cifre folli, intorno ai mille euro al mese”. Una situazione fuori controllo che sta caratterizzando Firenze al pari di altre grandi città universitarie sparse in tutta Italia come Roma e Milano.
Chiara Brilli ha intervistato Andrea, uno degli studenti che hanno dato vita all’occupazione. L’intervento nella newsline delle 13,30