“Un fatto gravissimo”. Così il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, commenta quanto accaduto all’imprenditore Alberto Franchi, vittima di una rapina a mano armata nella sua abitazione.
La rapina a ora di cena. L’imprenditore, molto noto in città, era in casa con la moglie e alcuni amici, altri ospiti dovevano ancora arrivare, quando una banda di malviventi, armati
e incappucciati, è entrata nella villa. Prima hanno legato la moglie e i due ospiti, poi hanno intimato all’imprenditore di aprire la cassaforte. L’uomo, probabilmente proprio per la
paura, non riusciva a farlo e per questo lo hanno picchiato. I tre banditi sono riusciti ad arraffare soldi e gioielli, lasciando a terra il padrone di casa poi soccorso e ricoverato in ospedale con una costola rotta e varie contusioni.
Prima di andarsene i banditi, almeno 5, sono riusciti a prendere il server con le immagini delle telecamere di sorveglianza. Quando gli altri amici hanno suonato il campanello di casa i malviventi erano ancora nella villa ma sono riusciti a uscire e ad allontanarsi prima dell’arrivo di polizia e carabinieri.
A quanto si è appreso, in base a una prima ricostruzione, più il proprietario faticava, per la paura, a ricordare come aprire la cassaforte, più i banditi si innervosivano e lo minacciavano.
Dopo le botte, hanno sparato in casa con le pistole di cui erano armati. Testimoni avrebbero sentito gli spari dall’esterno.
Sono andati via quando ci sarebbero stati dei rumori esterni che li hanno allarmati. La cassaforte è rimasta chiusa. Oggi l’imprenditore è stato tutto il giorno al pronto soccorso per farsi curare ecchimosi e ferite
“Un fatto gravissimo”. Così il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, commenta quanto accaduto all’imprenditore Alberto Franchi, vittima di una rapina a mano armata nella sua abitazione.
“Invio la piena solidarietà mia e dell’amministrazione comunale ad Alberto Franchi e alla sua famiglia – dice il sindaco De Pasquale -. Quello che è accaduto è davvero inquietante e riporta alla luce con dirompenza quanto sia necessario dotare le forze dell’ordine di strumenti, strutture, risorse e uomini: i cittadini hanno tutto il diritto di sentirsi