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Cartonificio Sesto Fiorentino, senatori Pd: “Intervenga il Mise”

Cartonificio Sesto Fiorentino

Foto Cgil Firenze

Sesto Fiorentino – “L’attività dello stabilimento cartario di Sesto non deve essere né ridimensionata né cessata”. Ad affermato Dario Parrini e Caterina Biti. Preoccupazione anche nelle file del Pd di Sesto.

I senatori del Pd Dario Parrini e Caterina Biti hanno annunciato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per chiedere quali interventi ritiene di dover mettere in campo per arrivare a una soluzione positiva della vertenza del cartonificio di Sesto Fiorentino.

Quella del Cartonificio Fiorentino di Sesto Fiorentino (Firenze) “è una vicenda che sta tenendo in grande apprensione svariate decine di famiglie – affermano Biti e Parrini -, un intero territorio, le organizzazioni sindacali, le forze sociali e politiche. La Regione ha fin qui preso iniziative importanti e la incoraggiamo a insistere in questa direzione. Ma riteniamo necessario che anche il ministero esiga chiarezza e spirito costruttivo e faccia sentire la propria voce. L’attività dello stabilimento cartario di Sesto non deve essere né ridimensionata né cessata”.

Preoccupazione, spiega una nota, anche dal Pd di Sesto Fiorentino, per “il rischio del trasferimento dello stabilimento presso un’altra sede lontana da Sesto, nonostante la piena salute dell’azienda stessa. Nei mesi passati – sottolineano dal Pd di Sesto – la Regione Toscana, il Comune di Sesto, sindacati e partiti politici si sono adoperati per trovare una soluzione, anche se la proprietà si è sempre dimostrata non disponibile a prendere in considerazione le alternative proposte per mantenere l’azienda nel Comune di Sesto o nella piana. Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori del Cartonificio Fiorentino e alle loro famiglie e ci associamo a loro nella richiesta che la proprietà venga ai tavoli della Regione per discutere del futuro dell’azienda”.

I lavoratori del cartonificio lo scorso 17 maggio sono scesi nuovamente in piazza con un presidio per chiedere di essere ascoltati dalla Regione.

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