Firenze, un progetto importante, quello della ‘Casa dei Babbi’, che ha permesso di ridare fiato a cinque papà rimasti senza abitazione per le difficoltà economiche successive alla separazione e quindi senza uno spazio in cui riallacciare la relazione quotidiana con i loro figli.
Grazie a questa nuova tranquillità uno dei babbi, Bruno, a 59 anni ha potuto per esempio trovare la forza per ripartire con il suo progetto di lavoro: speaker di professione, è riuscito a mettersi in proprio realizzando un sito attraverso il quale si propone come lettore di libri e di racconti aumentando così il piacere evocativo delle storie stesse.
“Fino a sei mesi fa – racconta – sarebbe stato impossibile per me pensare di dedicare tutto questo tempo alla realizzazione di un progetto personale impegnato come ero a destreggiarmi fra i figli, la situazione abitativa molto precaria e quella economica molto altalenante. Potersi concentrare su se stessi sapendo che i figli sono di là al caldo che dormono sereni mi ha dato modo a 59 anni di rilanciarmi lavorativamente”.
L’emergenza abitativa dei genitori separati, quindi, è il primo tema di cui si è parlato nell’incontro fra il sindaco Dario Nardella, l’assessore alle politiche sociali Sara Funaro e gli inquilini della Casa dei Babbi organizzato da GenGle per gli auguri di Natale sabato scorso nella struttura di piazza Santa Spirito.
Si è parlato dei bandi per l’assegnazione delle case popolari (dove il genitore single, spesso anche a causa del calcolo Isee che considera il cumulo con il reddito dell’ex coniuge, non ha speranza di accesso), degli affitti calmierati, e del fondo per il sostegno affitto che oggi coinvolge molte categorie ma non quella dei separati o divorziati anche quando i soggetti sono sulla soglia della povertà e hanno figli da seguire, curare e mantenere.
Ma una struttura simile alla ‘Casa dei Babbi’ dovrebbe essere realizzata presto anche a Pisa, lo ha annunciato il consigliere comunale di Forza Italia, Riccardo Buscemi, dopo l’approvazione di un emendamento al Documento unico di programmazione 2018-2020, presentato dal gruppo azzurro, e approvato all’unanimità nei giorni scorsi dal consiglio comunale.
“L’amministrazione comunale – si legge nell’emendamento – realizzerà, anche mediante stipula di apposita convenzione con la Società della Salute o direttamente con associazioni del Terzo Settore, una Casa per Padri Separati per far vivere serenamente e agevolmente la propria legittima paternità ai padri caduti in condizioni di disagio economico a seguito di separazione”.
“Da almeno 15 anni – dice Buscemi – perseguivo questo obiettivo che ora finalmente si sta concretizzando: molti anni fa fui avvicinato da un giovane che mi consegnò una lettera e mi raccontò la sua storia e che la separazione lo aveva buttato a terra economicamente, aveva perso la casa e soprattutto non riusciva a vivere serenamente il rapporto con suo figlio, perché non poteva permettersi una casa dove incontrarlo. Ora finalmente anche Pisa si doterà di questo strumento”.