Casa – Interventi sui fronti dell’housing sociale e della residenza temporanea per studenti per far fronte, a Firenze, alla mancanza di alloggi e posti letto per la cosiddetta ‘fascia grigia’, nella quale rientrano cittadini e famiglie che non hanno i requisiti per l’accesso alla graduatoria delle case popolari e trovano difficoltà sul libero mercato, e studenti fuori sede. Critici Sinistra Progetto Comune e il Comitato Salviamo Firenze.
Li annuncia Palazzo Vecchio attraverso delle misure urbanistiche che impegnano gli imprenditori privati, inserite in una delibera contenente gli indirizzi per l’elaborazione della proposta di relazione di controdeduzione al Piano operativo approvata dalla giunta nella seduta di ieri. Le novità, spiega una nota, entreranno in vigore nel 2024 con l’approvazione del Piano operativo comunale (Poc). Con tali misure, nel caso di un intervento con superficie superiore a 2mila metri quadrati con previsione di una parte di destinazione residenziale che si attui tramite nuove costruzioni, si prevede che potranno essere realizzati oltre 380 appartamenti di housing sociale e ristrutturati 300 appartamenti di edilizia residenziale pubblica. Sul fronte degli studentati è previsto che il Comune di Firenze, sempre nel caso di interventi superiori a 2mila metri quadrati, mantenga immutata la quota del 20% da destinare a posti letto convenzionati a canone agevolato, per un tempo non inferiore a 20 anni. Qualora l’operatore privato sia disponibile a offrire, per un tempo non inferiore a 20 anni, una quota non inferiore al 30% di posti letto da dedicare a forme di accoglienza agevolate guadagnerà il diritto ad esercitare 60 giorni all’anno di attività turistico-ricettiva. Questa nuova disciplina si applica anche agli studentati privati già attivi o che hanno conseguito titolo abilitativo.
“Queste innovazioni tecniche che introdurremo nel Piano operativo – sottolinea il sindaco Dario Nardella – hanno una grande valenza sociale ed economica perché potenziano, come mai è stato fatto prima d’ora, le possibilità di realizzazione di appartamenti a canone calmierato. In particolare, si dà grande attenzione sia agli studenti che non possono permettersi canoni commerciali sia a tutte quelle le famiglie che hanno difficoltà con gli affitti sul libero mercato, che in questi ultimi tempi sono aumentati a dismisura anche a causa dell’overtourism e degli affitti turistici brevi”.
Sempre nell’ottica di agevolare la residenzialità, prosegue la nota, il Comune di Firenze accoglie l’osservazione, dell’Università di Firenze e dell’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi con la quale viene proposto il recupero di Villa Monna Tessa finalizzato a ospitare una struttura privata convenzionata per gli studenti fuori sede e per l’accoglienza dei familiari dei degenti a condizione che la percentuale di posti letto a prezzi calmierati non sia inferiore al 50% di quelli ottenuti dalla trasformazione edilizia, e che solo una quota residua possa essere dedicata all’accoglienza dei familiari dei degenti (foresteria), sulla base di una convenzione con le strutture sanitarie pubbliche presenti nella zona.
Per l’assessora al welfare, e candidata sindaco del Pd alle prossime amministrative, Sara Funaro “queste misure hanno l’obiettivo di andare a dare un’ulteriore risposta alle esigenze abitative di coloro che non riescono a provvedervi in maniera autonoma sul libero mercato. Siamo al fianco di cittadini e famiglie che non riescono a sostenere i prezzi del mercato e che hanno diritto a una casa”.
Critici i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu: “Iniziato il percorso sul Piano operativo – sottolineano – ecco nuove novità che confermano una gestione confusa dell’urbanistica. Il sindaco solo pochi giorni fa ci ha detto che non gli risultava si stesse studiando niente, in merito a una modifica delle norme sugli studentati. Hanno agito a sua insaputa? Ha mentito? Faremo accesso agli atti e depositeremo un’interrogazione per chiarire i tempi. Nel frattempo è venuto meno alle promesse fatte al comitato referendario Salviamo Firenze e a tutta la città. È una gestione confusa dell’urbanistica, anche perché non c’è una figura di Giunta dedicata”.
Il comitato Salviamo Firenze osserva che “sul Piano operativo in tema di studentati, denunciavamo due giorni fa che la Giunta Nardella si stava preparando non ad accogliere i quesiti referendari, ma bensì a predisporre un ‘pacco di Natale’ alla cittadinanza, riaprendo agli student hotel (alberghi camuffati) di fare turistico-ricettivo supplementare prevedendo nuove eccezioni. Evidentemente siamo stati tristi profeti”.