I soldi si trovano sul conto corrente 28128 e provengono dai fondi Gescal, quelli cioé pagati dai lavoratori per le politiche abitative. La denuncia di Masimo Pasquini, segretario Nazionale Unione Inquilini
Il 9 ottobre fa il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, rispondendo a un’interrogazione dei deputati Rossella Muroni, Erasmo Palazzo e Federico Fornaro in commissione ambiente, ha comunicato che presso Cassa depositi e prestiti compare il conto corrente numero 28128, sul quale giacciono ben 980 milioni di euro. Soldi vincolati alla destinazione per la quale erano stati accantonati, ovvero la tutela del diritto alla casa.
Secondo Massimo Pasquini, segretario nazionale di Unione inquilini, questi soldi vanno assoutamente destinati quanto prima a lenire “la precarietà abitativa che coinvolge 650 mila famiglie. Ogni anno 60 mila nuclei subiscono una sentenza di sfratto e nel 90% dei casi è causata da morosità” . “Regioni e comuni dovrebbero chiedere scusa ai lavoratori che hanno versato alla Gescal per anni senza che venissero costruite case popolari e senza che quelle risorse venissero utilizzate” dice Pasquini. Che sottolinea: con queste risorse si può anche finanziare una parte del Green new deal annunciato da Conte, riqualificare il patrimonio già costruito e migliorare l’efficienza ambientale delle abitazioni. A questo proposito, qualche giorno fa l’Ispra ha diffuso i dati del consumo di suolo negli scorsi 12 mesi. In alcuni casi sono impressionanti. A Roma il cemento ha consumato ben 70 ettari di terreno verde, un volume di costruito che corrisponde all’estensione totale di una città come Rimini”.