Mar 19 Nov 2024
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ToscanaDirittiCascina: Pd 'smonta' politica Lega su alloggi a stranieri

Cascina: Pd ‘smonta’ politica Lega su alloggi a stranieri

Susanna Ceccardi, europarlamentare del Carroccio ed ex sindaco,
protesta: “E’ una vergogna”.

“Eliminare le disposizioni discriminatorie verso gli stranieri previste dal precedente
bando per le case popolari”. Poche parole, neppure troppo in burocratese, contenute in un comunicato diffuso dall’assessore, di centrosinistra, al welfare del Comune di Cascina (Pisa)
segnalano la volontà del Pd, che tre mesi fa ha strappato il municipio al Carroccio, di “cancellare” le politiche della Lega.

Susanna Ceccardi, europarlamentare del Carroccio ed ex sindaco, protesta: “E’ una vergogna”. Nel nuovo bando della giunta guidata dal sindaco Pd, Michelangelo Betti, spiega l’assessore dem Giulia Guainai, saranno riviste “le norme che richiedevano l’esibizione della
certificazione di non possidenza di immobili ad uso abitativo ubicati all’estero: questo requisito, così come disciplinato dalla legge regionale, non può né deve essere escludente in fase di presentazione della domanda. Spetterà invece al Comune effettuare le idonee e necessarie verifiche in fase di assegnazione”.

In discussione anche il requisito di residenza anagrafica o lavorativa per almeno 5 anni non continuativi: “Il radicamento territoriale – osserva Betti – non può comportare l’esclusione dalla possibilità di presentare domanda da parte di chi si trova in una situazione di emergenza abitativa e di effettivo bisogno”.

Ma la leghista Ceccardi non ci sta e su Fb rivela le intenzioni della nuova giunta: “Vergogna Pd. La sua giunta a Cascina getta la maschera. Cancellando i nostri regolamenti sulle assegnazioni delle case popolari che avevano fatto scuola in tutta Italia e sono poi stati adottati da molti comuni di centrodestra vedremo tornare nelle graduatorie delle case
popolari il 70% di stranieri contro un 30% di italiani. E’ pazzesco dire che il Comune farà successivamente controlli sulla veridicità delle domande perché è impossibile. L’unico modo per fare controlli seri è chiedere allo straniero la certificazione patrimoniale in originale dello stato di provenienza in fase preventiva all’assegnazione. Se hai la casa all’estero non hai diritto ad avere una casa qua. E’ un criterio sacrosanto di giustizia ed equità”.

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