“Ultimatum a Saccardi? Comprendo tutto, comprendo la politica. Ma la coalizione in Regione è una cosa, costruire un’alleanza a Firenze che porti alla vittoria al ballottaggio un’altra e, soprattutto, oggi abbiamo in ballo una priorità: costruire il futuro della città. Per come la vedo io serve aprire un ragionamento e una discussione sull’idea di città e non un dibattito a colpi di comunicati o di ultimatum che peraltro non sarebbero neppure capiti dai cittadini”. Lo dichiara in una nota l’ex sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini di Iv, che è stato eletto al consiglio comunale di Firenze con 1.500 preferenze nella lista Al centro con Saccardi, la vicepresidente della Regione candidata da Renzi a sindaca della città. Casini ne parla rispetto a sollecitazioni ricevute da Saccardi sul ballottaggio fra Sara Funaro e Eike Schmidt. “Occorre per i candidati vincere le elezioni certo – commenta Casini, noto anche per esser stato il sindaco che ha sostenuto l’iter per la realizzazione del nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli -, ma se si vuole essere amministratori lungimiranti occorre mettere sul tavolo oggi le premesse e le condizioni per governare le sfide dei prossimi anni”, “sfide complesse – prosegue – come affrontare i tagli di bilancio ai Comuni, le grandi opere come aeroporto o Alta velocità, lo stadio di Firenze dove occorre rintracciare 100 milioni e recuperare il rapporto con la Fiorentina, vincere la sfida di una mobilità e dei trasporti più efficiente, lavorare per rendere Firenze una città più sicura e con più decoro”.
“Per questo – suggerisce Casini – uscirei dalla matematica e rientrerei nella politica più alta e mi porrei, fossi nei candidati al ballottaggio, anche il tema di come ritrovare sintonia degli elettori che non ti hanno votato al primo turno, aprendo un ragionamento ad altri schieramenti”. “La storia insegna che al ballottaggio si tira una riga, si riparte da zero, e l’esperienza insegna che i ribaltoni anche clamorosi ci sono ad ogni tornata”, “l’astensionismo può giocare un ruolo chiave e tanti andranno convinti per una scelta. Entrambi i candidati sono molto lontani dal 50% al primo turno”, “ci piace anche la matematica – conclude Casini – ma oggi siamo disponibilissimi a parlare di Firenze e di politica”