L’Anm in un documento esprime “sconcerto” per gli attacchi alla giudice Luciana Breggia, che dopo aver dichiarato inammissibile il reclamo del Viminale contro la decisione di un giudice che aveva autorizzato un somalo richiedente asilo a presentare domanda di iscrizione all’anagrafe al Comune di Scandicci, è stata invitata da Salvini a candidarsi alle elezioni.
“Le modalitĂ adottate da autorevoli rappresentanti delle istituzioni gettano discredito sull’intera funzione giudiziaria e perdita di serenitĂ da parte di chi la esercita. Per questo chiediamo che il Csm effettui tutti i passi necessari a tutela della collega Luciana Breggia e a tutela dell’autonomia e dell’indipendenza della giurisdizione”. Così l’Anm che in un documento esprime “sconcerto” per gli attacchi a Breggia, che dopo aver dichiarato inammissibile il reclamo del Viminale contro la decisione di un giudice che aveva autorizzato un somalo richiedente asilo a presentare domanda di iscrizione all’anagrafe al Comune di Scandicci, è stata invitata da Salvini a candidarsi alle elezioni.”E’ inaccettabile che la critica non sia rivolta al merito del provvedimento ma alle supposte opinioni del giudice, afferma l’Anm, che evidenzia come un post pubblicato dal ministro sulla vicenda “è stato seguito da commenti contenenti insulti e minacce, che non risultano essere stati rimossi”.
L’Anm ricorda anche il caso simile del giudice Gerardo Boragine del tribunale di Lucca, che aveva assolto persone imputate di aver disturbato un comizio di Salvini e che è finito “sotto misure di protezione personale per gli insulti e le minacce scatenate conto di lui, dopo analogo post ‘personalizzato’, seguito da insulti e minacce di morte, sulla pagina facebook del ministro”. Ministro che, sottolinea l’Anm, “dovrebbe garantire anche la sicurezza dei magistrati”.