Lun 23 Dic 2024
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Cavalieri del lavoro: nominate le toscane Lucia Aleotti e Chiara Boni

Ci sono due toscane tra i Cavalieri del lavoro nominati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella , l’imprenditrice della farmaceutica Lucia Aleotti e la stilista Chiara Boni, entrambe fiorentine. La proposta di concessione dell’ onorificenza è stata avanzata dal ministro delle imprese Adolfo Urso.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato, in data 31 maggio, il decreto con il quale, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro. Lo si legge in una nota del Quirinale. Ci sono due toscane tra i Cavalieri del lavoro nominati,  l’imprenditrice della farmaceutica Lucia Aleotti e la stilista Chiara Boni, “due donne che rappresentano due aspetti essenziali della Toscana nel mondo la ricerca scientifica e la moda” come si legge nel comunicato diffuso dalla regione.

Aleotti, classe 1966, è presidente di Pharmafin, holding di controllo del Gruppo Menarini di Firenze, multinazionale di famiglia attiva nei settori farmaceutico e diagnostico. Negli anni riveste incarichi di vertice fino ad assumere la presidenza della capogruppo A.Menarini Ifr dal 2013 al 2018, di cui sviluppa la presenza nel settore della ricerca con le acquisizioni di Silicon Biosystems, start up di tecnologie per la biopsia liquida e di CellSearch, attiva nella diagnostica oncologica. Oggi il Gruppo Menarini è presente in 140 paesi con un export dell’80%. Con 18 sedi produttive, di cui otto in Italia, e uno stabilimento per produrre anticorpi monoclonali, realizza 600 milioni di confezioni di farmaci l’anno. Nove i centri di ricerca, di cui quattro in Italia. Occupa 17.800 dipendenti.

Maria Chiara Boni, 75 anni, è fondatrice e presidente di Chiara Boni & Sons. L’azienda, nata nel 1971 a Firenze – città natale della stilista – come boutique per la commercializzazione della collezione “You Tarzan, me Jane”, da lei disegnata e firmata, è tra i principali marchi italiani di alta moda. Prima stilista a sperimentare la lycra per il prêt-à-porter, nel 2007 lancia La Petite Robe, una linea di abiti femminili eleganti realizzati in tessuto stretch e ripiegabili in micro buste di tulle. Oggi il marchio La Petite Robe conta quattro boutique monomarca a Milano, Roma, Firenze e Los Angeles e nel 2022 ha registrato una crescita del 64% del fatturato rispetto all’anno precedente. Con un export di circa il 90%, occupa 30 dipendenti.