Lo annunciano le rappresentanze sindacali Filtem Cgil e Femca Cisl, con le rsu, denunciando in una nota “la grave situazione di incertezza della Roberto Cavalli
Sciopero l’1 aprile dei lavoratori dello stabilimento della casa di moda Roberto Cavalli a Sesto Fiorentino. Lo annunciano le rappresentanze sindacali Filtem Cgil e Femca Cisl, con le rsu, denunciando in una nota “la grave situazione di incertezza della Roberto Cavalli dovuta alla prematura decisione della Italmobiliare spa, nella persona di Carlo Pesenti, in qualitĂ di consigliere delegato e direttore generale, cui fa capo il fondo Clessidra, di disimpegnarsi dall’investimento e di presentare una richiesta di pre-concordato per l’azienda. Questo nonostante le trattative in corso per la vendita al gruppo americano Blue Star Alliance”.
La conseguenza di tale procedura, scrivono i sindacati, “la cui apertura è prevista l’1 aprile, oltre ad aver gravi ripercussioni sul piano di sviluppo che l’azienda intende intraprendere, potrebbe aprire la possibilitĂ di consegnare agli ammortizzatori sociali l’immediato futuro dei lavoratori e lavoratrici del sito, senza alcuna garanzia di continuitĂ per il futuro”.
La richiesta delle maestranze è di scongiurare “non solo il rischio di una cassa integrazione ma anche tutte le conseguenze che questa possa comportare: non saranno infatti accettate soluzioni che comportino decurtazioni salariali anche minime dei lavoratori e delle lavoratrici. Chiediamo, quindi, che chi in questi giorni sta decidendo del futuro di oltre 270 famiglie, sia consapevole del fatto che la gestione ed il futuro di un’impresa devono necessariamente passare attraverso il buon senso ed un comportamento eticamente corretto nei confronti dei lavoratori che per anni hanno lavorato per un marchio storico del made in Florence”.
“Verranno intraprese nell’immediato le azioni di lotta necessarie perchĂ© sia preservato il rispetto della dignitĂ dei lavoratori stessi e il futuro dell’azienda”, commentano ancora le sigle annunciando “un primo sciopero lunedì 1 aprile con presidio a Firenze in piazza UnitĂ d’Italia dalle 9,30 e in concomitanza i sindacati saranno ricevuti nella sede della Regione Toscana in Palazzo Cerretani per l’incontro all’UnitĂ di crisi sulla vertenza”.