Un’altra tragedia sul lavoro, l’ennesima, in Toscana. Un cavatore di 55 anni è morto questa mattina, poco prima delle 8, dopo essere rimasto schiacciato sotto un masso in una cava della Garfagnana, nel comprensorio Orto di Donna a Minucciano (Lucca). A dare l’allarme, secondo quanto appreso, sono stati i colleghi dell’uomo.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco, il Pegaso e gli operatori del Dipartimento della prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Stava intervenendo anche l’ambulanza infermieristica ma è tornata indietro perché il personale dell’elisoccorso ha purtroppo constatato il decesso del 55enne. Il cavatore morto si chiamava Ugo Antonio Orsi e viveva a Gorfigliano, frazione del comune di Minucciano (Lucca).
Il 55enne, secondo quanto si apprende, lascia la compagna e tre figli, il più grande dei quali è anche lui un cavatore. L’incidente è avvenuto in un punto impervio della cava e a staccarci è stato un masso di marmo. L’uomo lavorava nella cava da circa otto anni.
“Un altro morto di lavoro e un’altra tragedia in cava. Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia del cavatore morto e ai lavoratori suoi colleghi. Con me lo fa la Toscana. Ancora una volta siamo a richiamare l’importanza del rispetto delle norme di sicurezza a tutela del lavoro”. Così, in una nota, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani appreso della morte del cavatore avvenuta questa mattina in Garfagnana.
“Questa strage va fermata – ha aggiunto l’assessora alla Formazione e lavoro Alessandra Nardini -. Bisogna mettere al centro la tutela della persona e la sicurezza non può e non deve essere considerata un costo. Le dinamiche di questo incidente dovranno essere chiarite, ma un dato è certo: si continua a morire di lavoro, in alcuni settori accade più che in altri. Allora occorre ribadire un concetto: il lavoro deve essere dignità, deve svolgersi in sicurezza e con ritmi adeguati, un concetto che le logiche del profitto non possono mettere in discussione. Oggi è il momento del cordoglio, mi stringo alla famiglia e ai colleghi della vittima”.