Lo ha detto l’eurodeputata della Lega, Susanna Ceccardi, a proposito dell’arrivo dei profughi afghani a Montecatini Terme (Pistoia) e rispetto all’ipotesi di sistemarne altri a Chianciano Terme (Siena).
“Quando sarà finita la quarantena – ha aggiunto -, questi profughi dovranno essere accolti in maniera organizzata e gestibile altrove. Ci opponiamo all’accoglienza indistinta, anche alla luce, com’era prevedibile, della prime scoperte di jihadisti in Francia”. Lo ha detto l’eurodeputato della Lega, Susanna Ceccardi, a proposito dell’arrivo dei profughi afghani a Montecatini Terme (Pistoia) e rispetto all’ipotesi di sistemarne altri a Chianciano Terme (Siena).
“L’atteggiamento di Giani e del Pd è prepotente, perché hanno ignorato il territorio, non lo hanno minimamente coinvolto, imponendo una scelta che, come a Chianciano, guarda caso mette alle strette due Comuni amministrati dal centrodestra” ha aggiunto Ceccardi.
“Prendiamo atto della decisione di inviare i profughi afghani a Montecatini proprio in piena stagione turistica e senza aver coinvolto il Comune e i rappresentanti del territorio nella decisione. A questo punto chiediamo che il prosieguo dell’accoglienza oltre il periodo della quarantena sia fatto in strutture idonee che non possono essere i nostri hotel sanitari, che sono appunto adatti alla quarantena e non sono centri di accoglienza profughi”. Questo ha affermato invece l sindaco di Montecatini Terme Luca Baroncini (Lega) sull’arrivo stamani in città dei profughi afghani.
“Al momento – ha aggiunto – sono arrivati esclusivamente collaboratori, donne e bambini, per i giorni previsti dalla quarantena. Ricordo che in questo momento si tratta di far trascorrere loro una quarantena negli hotel sanitari. Chiedo che sia davvero una quarantena e non per periodi lunghi. Comprendiamo, come amministrazione e come comunità, il dramma che queste persone stanno vivendo ma non siamo attrezzati per essere un centro di accoglienza e siamo una città turistica in piena stagione”, “forse si sarebbe potuto optare in questo momento per altre destinazioni e, per quanto riguarda Montecatini, in altri periodi dell’anno, ma non di alta stagione. Abbiamo già dimostrato la nostra disponibilità per gli alberghi sanitari durante il lockdown”.
Anche per Baroncini “il presidente Giani avrebbe dovuto coinvolgere il territorio, non soltanto per una questione istituzionale, o di condivisione della scelta, ma anche meramente organizzativa”.
“Il Comune di Pisa farà la sua parte nell’accoglienza dei profughi provenienti dall’Afghanistan”. Lo assicura, invece, in una nota il sindaco, Michele Conti, precisando che l’ente “si è già messo in contatto con la prefettura di Pisa e con Anci regionale e nazionale per offrire la disponibilità all’accoglienza del personale civile afghano che ha collaborato in questi anni con l’Italia”. “In questa fase interlocutoria – aggiunge Conti – stiamo valutando tutte le modalità operative possibili, anche alla luce del quadro delle convenzioni in atto in termini generali e, nello specifico, delle modalità operative e concrete di come potrà avvenire l’accoglienza, anche all’esito delle circolari del ministero che ci saranno trasmesse dalla prefettura.
Il Comune di Pisa in questi anni ha attivato collaborazioni importanti con organizzazioni umanitarie e rilevanti progetti di cooperazione internazionale, come ad Aleppo in Siria, rivolto all’infanzia, in Kurdistan, per la realizzazione di un pozzo di acqua potabile, e in Namibia e Nigeria in favore di donne e bambini vittime delle violenze. Non possiamo non ritenere doveroso dare la nostra disponibilità all’accoglienza di persone che indubbiamente fuggono da una situazione di guerra e pericolo. Valuteremo, dunque, anche in questo caso come provvedere se direttamente come Comune o in collaborazione con altri soggetti”