Cascina, in provincia di Pisa, l’eurodeputata della Lega ed ex sindaca del comune toscano, Susanna Ceccardi, sembra autoescludersi dalla possibile corsa alla candidatura alla presidenza della Regione Toscana.
“Io candidata governatore? Spero che il centrodestra trovi in Toscana qualcuno più bravo di me. Non vedo l’ora di conoscere chi sia per sostenerlo”. Ha detto, Susanna Ceccardi, rispondendo ai giornalisti a margine della presentazione del candidato sindaco del centrodestra alle Comunali di Cascina.
“Questo – ha aggiunto l’ex sindaco, prima leghista a conquistare un Comune nella Toscana rossa – è un momento della mia vita in cui sono all’apice della felicità, grazie alla nascita di mia figlia, e non chiedo altro se non vincere con la Lega anche in Toscana. Sono disponibile a sostenere il candidato che il centrodestra sceglierà”. E poi arriva l’affondo contro il candidato del centro sinistra alle regionali Eugenio Giani: “E’ un vecchio politicante. Ex socialista con sembianze da democristiano. Non rappresenta il cambiamento. È colpevole di aver sostenuto tutti i provvedimenti di Rossi che hanno affossato le nostre città e la nostra regione”.
“Cascina è stato il primo Comune a guida leghista in Toscana – continua la Ceccardi – Da allora non è più un tabù che la Lega vinca nelle Regioni e nei Comuni. In questi anni abbiamo dimostrato di poter vincere in Toscana. Anche se abbiamo governiamo in tanti posti, rappresentiamo ancora il cambiamento rispetto a quel sistema di potere che ha governato questo territorio solo per i propri interessi”.
“Sento le cicale della sinistra – ha aggiunto l’ex primo cittadino – che mi hanno chiamato ragazzetta e vincevano dal Dopoguerra con il 70%, chiedersi cosa abbiamo fatto. A Cascina abbiamo risanato un bilancio in rosso, abbassato le tasse comunali, investito in scuola e sicurezza. Siamo diventati modello in tutta Italia per l’assegnazione delle case popolari prima agli italiani. Questo era un Comune considerato inespugnabile e invece lo abbiamo conquistato. Cosentini vincerà, perché piace anche alla sinistra e piace più di me. Questa volta supereremo con un grande scarto i 101 voti di differenza del ballottaggio del 2016. Ma quelli vissuti qui da sindaco sono stati comunque gli anni più belli della mia vita”.