Firenze, gli ultimi tre presidenti di centrosinistra della Toscana hanno firmato un documento di “Proposta Convenzione Nazionale”, con l’intento di non arrendersi al populismo, cercando di dare risposte alternative a quelle di una destra tradizionalista.
Si tratta dunque di un tentativo per “ricostruire una sinistra plurale e una coalizione di centrosinistra radicate nella società, capaci di iniziativa sociale, determinate a chiudere la pagina delle divisioni” già dalle prossime amministrative.
A lanciarlo, in un documento congiunto, sono appunto gli ultimi tre presidenti della Toscana, Vannino Chiti e Claudio Martini, ex senatori Pd, ed Enrico Rossi, governatore in carica, esponente di Leu, che si appellano a chi non si rassegna “all’idea che il futuro dell’Italia sia nelle mani dei populisti e della destra conservatrice e reazionaria”.
“La sconfitta dell’intero centrosinistra è stata pesantissima, anche in Toscana, ma – affermano – se saremo capaci di nuovi legami sociali, di innovazione e unità, la battaglia è ancora aperta. È necessario ascoltare le domande dei cittadini”.
Chiti, Martini e Rossi propongono allora che “si apra una seria e approfondita fase di ascolto del ‘mondo’ del centrosinistra: le classi popolari e più colpite dalla crisi, la galassia dei ‘lavori’ vecchi e nuovi, le nuove generazioni. Alcune priorità sono condivise: lotta a povertà e disuguaglianze, diritto a un’occupazione degna e stabile, costruzione di forme più articolate e sostenibili di protezione sociale, convivenza pacifica e ordinata con immigrazione e richiedenti asilo, una democrazia federale europea. Occorre dare una rappresentanza rinnovata e convincente a quel popolo democratico e di sinistra che si è allontanato e astenuto, ma che non ha voltato le spalle all’uguaglianza, alla giustizia sociale e alle riforme indispensabili all’Italia”.