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Cesvot: torna in Toscana “Riprendiamoci la scena”

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Cesvot: torna in Toscana “Riprendiamoci la scena”. Orchestra Multietnica di Arezzo e Modena City Ramblers, Frida Bollani Magoni, Marco Baliani, Stefano Mancuso, Laura Curino e tanti altri ospiti del mondo del teatro, della musica e della scienza per  la rassegna di teatro e musica promossa da Cesvot giunta alla terza edizione, che si terrà dal 4 luglio al 31 agosto per l’estate toscana 2023.

audio: Luigi Paccosi, presidente di Cesvot e Daniela Morozzi

Undici gli appuntamenti in cartellone, uno per ciascuna delle 11 Delegazioni territoriali di Cesvot, il Centro Servizi Volontariato Toscana che associa 34 enti regionali, fornendo servizi di consulenza, formazione, promozione, comunicazione, documentazione e logistica.

“Riprendiamoci la scena” è un festival itinerante, curato dall’associazione culturale Lo Stanzone delle Apparizioni, con la direzione artistica di Matteo Marsan e Daniela Morozzi, che presenterà tutte le serate che saranno inserite nei cartelloni di festival locali, in sinergia con gli enti locali che li promuovono. Tanti i temi che faranno da filo conduttore agli spettacoli: il dialogo tra le culture, storie di ambiente e inclusione, il coraggio che è anche nelle scelte quotidiane, la crisi come dolore ma anche opportunità di rivalutare l’essenziale invisibile agli occhi, il tema della guerra contemporanea come necessità di pace, storie di donne che hanno segnato il mondo dell’arte e della storia, la ricerca della felicità senza ricette preconfezionate, passando dalla musica al teatro.

Gli spettacoli si svolgeranno alle ore 21.30 e l’ingresso sarà gratuito, la prenotazione è consigliata. Tutte le informazioni su www.cesvot.it

Inaugurerà la rassegna l’Orchestra Multietnica di Arezzo (OMA) con “Culture contro la paura” martedì 4 luglio all’Anfiteatro delle Cascine di Firenze. L’OMA ospita sul palco i Modena City Ramblers in un fervido racconto di culture in dialogo, tra tradizione e innovazione, per ribadire con forza un tema a cui è legata ormai dal 2018: il valore delle culture, nel loro farsi incontro e confronto, contro la paura delle tante diversità che abitano gli esseri umani, contro l’uniformità e l’omologazione.

La cecità nello spettacolo “In fondo agli occhi” della Compagnia Berardi Casolari è la metafora attraverso cui raccontare la crisi, in quanto fonte di dolore ma al contempo opportunità per rivalutare l’essenziale e mettersi in gioco in prima persona, svelando ciò che si è così come si è. Lo spettacolo è in programma domenica 9 luglio al Castello Pasquini di Castiglioncello (Livorno).

Ago capitano silenzioso” di Ariele Vincenti mette in scena la storia di Agostino Di Bartolomei, storico capitano giallorosso degli anni ’80, morto suicida nel 1994, il capitano silenzioso lasciato ai margini da un mondo che non si volta indietro. Lo spettacolo andrà in scena al Torrione di Santa Brigida di Empoli lunedì 10 luglio.

Inserito nelle classifiche dei personaggi destinati a cambiare il mondo, Stefano Mancuso cerca di gettare luce sugli aspetti più affascinanti della vita delle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare. “La tribù degli alberi” è in programma a Villa Bertelli, Forte dei Marmi (Lucca) mercoledì 12 luglio.

La Buona Novella” è tra le più significative e importanti raccolte di racconti in versi di Fabrizio De André, uscita nel 1970, rielaborata e interpretata per banda, due voci e coro da David RiondinoChiara RiondinoFabio Battistelli. Poesia recitata, cantata, suonata in programma alla Villa Medicea La Màgia di Quarrata (Pistoia) domenica 16 luglio.

Un talento musicale allo stato puro: Frida Bollani Magoni, giovanissima e prodigiosa pianista, polistrumentista e cantante, figlia d’arte da sempre immersa nel mondo dei suoni e della musica, si esibisce nella performance straordinario “Concerto per piano e voce” alla Fortezza Medicea di Arezzo martedì 18 luglio.

Happy Days” è uno spettacolo travolgente sulla ricerca della felicità: tra tisane alla malva e maglioni con le renne, trucchi per dormire 8 ore a notte, cibo bio e centrifugati imbevibili, Stefano Santomauro, dà il meglio di sé con un monologo esilarante, leggero e profondo. In programma a Villa Schiff Giorgini a Montignoso (Massa Carrara) martedì 25 luglio.

Mio eroe” di Giuliana Musso è una dolorosa eppure poetica confessione che diventa denuncia etica e politica. Uno spettacolo sulla guerra, dalla biografia di alcuni militari italiani caduti in Afghanistan. La voce è quella delle loro madri che testimoniano la vita dei figli che non ci sono più. Lo spettacolo è in programma a Villa Giamari, Montemurlo (Prato) giovedì 27 luglio.

Di solito si associa alla parola “coraggio”, un’azione eclatante, dettata da un’urgenza impellente. Ma c’è un altro tipo di coraggio, silenzioso e non appariscente, ed è di questa declinazione della parola Coraggio che lo spettacolo “Del coraggio silenzioso” di Marco Baliani vuol raccontare. Lo farà alla Certosa di Pontignano, Castelnuovo Berardenga (Siena), martedì 1 agosto.

Io, John Coltrane” con Stefano Cocco CantiniAres TavolazziFrancesco MacciantiPiero Borri segna l’incontro tra il Living Coltrane Quartet e l’attrice Daniela Morozzi: una sorta di partitura musicale narrativa. Il quartetto propone pezzi originali e non solo più gli standard del grande sassofonista statunitense. In programma in Piazza dei Priori a Volterra (Pisa) mercoledì 2 agosto.

Chiude la rassegna Laura Curino con “Artemisia, Caterina, Ipazia…e le altre”, giovedì 31 agosto al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica. Teatro e arte si intrecciano nei diversi personaggi femminili in un racconto ironico, tagliente e molto spesso comico: Artemisia Gentileschi, Caterina d’Alessandria, Giovanna d’Arco, Ipazia, Lucrezia, Susanna e i Vecchioni, Giuditta.

“Quest’anno siamo arrivati alla terza edizione di Riprendiamoci la scena che l’anno scorso ha raccolto più di 3000 partecipanti provenienti da tutta la Toscana. La rassegna è un’occasione per condividere i tanti temi che danno identità al terzo settore nelle piazze e nei luoghi di incontro nella nostra Regione. Grazie alla preziosa direzione artistica dello “Stanzone delle apparizioni” porteremo teatro e musica a tutte le volontarie, i volontari e le comunità parlando di diritti, pace, ambiente, cura, solidarietà” spiega Luigi Paccosi, presidente di Cesvot.

“Il volontariato ha la capacità di trasformarsi quando serve, è allenato a operare nel momento del bisogno e, proprio per questo, sa che niente è più efficace della continuità per impedire all’emergenza di diventare strutturale.  Si chiama prevenzione, parola che fatica ad affermarsi in questo bellissimo e fragile paese.  Ma poiché elaborare cosa ci è accaduto con il Covid  e nel post-Covid   è ancora urgente per ripensare il futuro, ha scelto  di farlo in collaborazione con la parola, il teatro e la musica. Perché non si può invocare il cambiamento senza avere prima la capacità di immaginarlo.  E l’immaginazione è caratteristica principale dell’arte e della scienza.  Il cambiamento è innanzitutto un fatto culturale. Ecco che una rassegna di teatro e musica attenta nei contenuti ai temi della solidarietà, dell’inclusione, dell’impegno personale e collettivo, può contribuire a che questo accada” aggiunge Daniela Morozzi, direttrice artistica.

“Per la terza stagione consecutiva “Riprendiamoci la scena” animerà le serate estive della Toscana. Continua dunque, forte dei successi delle passate edizioni, la collaborazione tra Cesvot e “Lo Stanzone delle Apparizioni”, che coniuga due momenti di vita sociale che solo apparentemente sembrano l’un l’altro estranei, ma che invece questo festival dimostra come possano essere conciliabili: il ‘volontariato’, attività per sua natura disinteressata e dedicata a situazioni spesso estreme per il disagio delle persone, e lo ‘spettacolo’, evento culturale che, quando è veramente tale, non può non confrontarsi con la vita e il modo di essere delle persone e quindi anche con le varie forme di espressione e di interessi del mondo del volontariato. Crediamo che anche gli spettacoli proposti quest’anno dimostreranno l’efficacia della sinergia che si è venuta a creare tra volontariato e cultura. Il coinvolgimento degli enti locali, con i quali si è concordato di inserire i nostri spettacoli nei cartelloni di loro festival locali, è un ulteriore tassello che conferma la bontà dell’iniziativa” aggiunge Leonardo Rossi, consigliere Cesvot e rappresentante delle Delegazioni Cesvot.

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