Mer 25 Dic 2024
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Cgil, a Firenze si stoppano i servizi di assistenza a persone che soffrono di dipendenze: “Mancato rinnovo della convenzione”

Firenze, interrotti i servizi di assistenza sui bisogni primari e i diritti di cittadinanza per le persone che soffrono di dipendenze, la convenzione è scaduta il 31 dicembre 2022.

A partire dal primo aprile a Firenze ci sarĂ  lo stop pal progetto ‘Out Siders – UnitĂ  di Strada’ e verrĂ  rimodulato l’orario (con riduzione d’attivitĂ ) del progetto ‘Centro Bassa soglia – Porte Aperte’. I due servizi sono gestiti dalla cooperativa sociale Cat e si occupano ogni anno di centinai di persone in condizione di marginalitĂ  e con problemi di dipendenza da sostanza stupefacenti.

Questi servizi intervengono sulle necessitĂ  e bisogni primari, oltre che i diritti di cittadinanza, che vanno da servizi docce, accompagnamenti sanitari, consulenza legale, servizi sanitari e colloqui. Il progetto ha l’obbiettivo di aiutare le persone a ritrovare dignitĂ  ed alternative alla loro condizione.

I servizi saranno però interrotti, spiega la nota della Cgil Toscana, a causa del mancato rinnovo della convenzione da parte della Regione Toscana, per il proseguimento dei servizi di ‘Riduzione del danno’ e di ‘Centro Bassa soglia’ nel Comune di Firenze. La convenzione con Cnca (Coordinamento nazionale comunitĂ  di accoglienza) è scaduta il 31 dicembre scorso, anche se il Cat ha mantenuto questi servizi attivi in questi tre mesi del 2023. SarĂ  però costretta a ridurli.

“Esprimiamo forte preoccupazione e riteniamo grave che la Regione Toscana, oltre a non aver risposto ad una prima lettera da noi inviata nella quale chiedevamo un confronto sulla vicenda, non abbia poi partecipato all’incontro promosso dalla prefettura di Firenze venerdì scorso, a seguito dello stato di agitazione da noi proclamato”, dice Sabrina Tamburini di Fp Cgil.

“Chiediamo alla Regione l’immediata riattivazione delle convenzioni, in mancanza delle quali il sindacato darĂ  vita alle iniziative ritenute piĂą opportune per tutelare sia i lavoratori e le lavoratrici sia l’utenza: siamo pronti alla mobilitazione. In attesa dell’intervento della Regione – conclude -, chiediamo che il Comune di Firenze intervenga per garantire i servizi come hanno giĂ  fatto altre amministrazioni comunali, visto che il finanziamento riguarda tutto il territorio regionale”. Sono infatti 12 persone quelle occupate tra lavoratori e lavoratrici.