I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Toscana, Dalida Angelini, Ciro Recce e Paolo Fantappiè, che hanno chiesto alla Regione di avviare un confronto urgente per definire in tempi brevi gli obiettivi comuni da perseguire
“Lo scorso 23 febbraio, alla riunione del tavolo coi firmatari del Patto, la Regione si era presa l’impegno di avviarne l’aggiornamento. Dopo quattro mesi non abbiamo visto uno straccio di documento. La Regione deve rispettare gli impegni presi”, “lo dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Toscana, Dalida Angelini, Ciro Recce e Paolo Fantappiè, che hanno chiesto alla Regione di avviare un confronto urgente per definire in tempi brevi gli obiettivi comuni da perseguire, secondo i quali “occorre aggiornare il Patto per lo, secondo i quali il sviluppo sottoscritto tra la Regione e tutte le parti sociali della Toscana il 12 luglio 2019” .
“Il Patto necessita di una urgente ‘manutenzione’ alla luce dell’evoluzione del contesto socio-economico” hanno detto stamani in conferenza stampa a Firenze” i tre segretari. Alla luce dei cambiamenti di scenario, a cominciare dalla pandemia e dai suoi effetti, è infatti quanto mai necessario definire, con chiarezza, tempi e risorse rispetto ai progetti che devono essere portati avanti.hanno spiegato Angelini, Recce e Fantappiè”.
Secondo CGIL-Cisl-Uil Sanità, ambiente/transizione ecologica e infrastrutture sono, sono i temi principali per un confronto non più rimandabile. “Ci attendiamo una rapida convocazione da parte della Regione: comunque svilupperemo iniziative di sensibilizzazione sul territorio coinvolgendo soprattutto le istituzioni locali”, hanno dichiarato i tre segretari.
Pe Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Con inflazione e povertà in crescita, con il caro vita che strozza i cittadini, c’è bisogno di mettere in campo atti concreti. Il Patto va aggiornato come da impegni presi e serve in tal senso convocare una riunione dell’apposito tavolo: due anni di pandemia hanno significato molto, da mesi c’è anche una terribile guerra in Europa con tutte le conseguenze che porta, ma ci sono anche delle cose che si muovono, come le risorse del Pnrr, i fondi strutturali e ordinari. Insomma, c’è da sedersi tutti insieme per concentrarsi su ciò che possiamo e dobbiamo fare. Se non lo facciamo, rischiamo come Regione di non competere e soprattutto di mettere in discussione la tenuta sociale del nostro territorio”.
Per Ciro Recce (segretario generale Cisl Toscana): “È necessario rimettere al centro il Patto per lo sviluppo, aggiornandolo, per poi attuarlo. Lo abbiamo firmato nel 2019, ci sono diverse cose da rivedere. Noi chiediamo, in particolare per la sanità, per le infrastrutture e per l’ambiente, che si possa aggiornare il Patto, per far ripartire la Toscana. Si continuano a prendere troppi impegni e poi non si realizza mai niente. Oggi non è più possibile: la Regione cambi registro e passi dalle parole ai fatti”.
Per Paolo Fantappiè (segretario generale Uil Toscana): “I dati di Irpet sono molto preoccupanti: ci parlano di 15 mila aziende in crisi, 117 mila lavoratrici e lavoratori a rischio, un Pil che in Toscana passerà dal 4,6 al 2,4%. Per questo chiediamo alla Regione un impegno concreto per aggiornare il Patto per lo sviluppo firmato nel 2019. Occorrono investimenti mirati per creare occupazione e lavoro di qualità. Infrastrutture, sanità e sostenibilità sono temi che non possono più aspettare, servono risposte”.