Dom 22 Dic 2024
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ToscanaSanitàCgil, Prezzi delle Rsa a Firenze aumentano di 365€ anno

Cgil, Prezzi delle Rsa a Firenze aumentano di 365€ anno

Firenze, secondo Cgil e Spi Cgil, in alcune Rsa della città, le tariffe delle Rsa aumenterebberole di1 euro al giorno, cioè 365 euro l’anno per ogni ospite, a cusa “della crescita nazionale dei prezzi al consumo”.

Cgil e Spi Cgil, lo rendono noto, protestando anche a nome delle famiglie: “Inaccettabile, non si devono scaricare i costi sulle famiglie”. Inoltre, i sindacati fanno un appello alle istituzioni a “riorganizzare e ridefinire ruolo e prospettive delle strutture”.

“Ci risulta – scrivono in una nota – che alcuni gestori di residenze sanitarie per anziani, nei territori della Città metropolitana fiorentina, hanno appeso nelle proprie bacheche un avviso rivolto agli utenti e ai familiari dove vengono informati che, a causa dell’aumento nazionale dei prezzi al consumo, a partire dall’1 gennaio 2022 sarà applicato – alla già cospicua tariffa del contratto di soggiorno – l’incremento di 1 euro al giorno, un aumento annuo di 365 euro a ospite. Troviamo inaccettabile questa modalità di porsi e crediamo che sia l’ora di farla finita”.

“Il tema dei costi extra per gli utenti ospiti in Rsa – affermano Giancarla Casini Cgil Firenze e Mario Batistini Segretario generale Spi Cgil Firenze – sta lievitando in modo esponenziale e le famiglie sono costrette, anche causa degli alti prezzi, a tenersi a casa gli anziani anche se sono in situazioni complicate e complesse”.

“A fronte di questo ennesimo esempio e di come ‘alcuni gestori’ affrontano questioni così delicate, scaricandone semplicemente il costo sulle famiglie – proseguono -, si rende sempre più evidente e necessario che le istituzioni regionali e locali ridefiniscano ruolo e prospettive di queste fondamentali strutture del nostro sistema socio sanitario”.

Pertanto, affermano sempre Cgil e Spi, c’è “la necessità che le istituzioni regionali e locali svolgano un ruolo forte e determinato per affrontare le tante sfide che la riorganizzazione dell’Assistenza Territoriale Sanitaria e Sociale ci impone. Un nuovo modello di welfare territoriale che preveda un concreto cambio di paradigma finalizzato alla qualità del servizio alla persona anche con Residenze Socio-Sanitarie a gestione pubblica”.