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Cgil, prima volta tribunale riconosce rider come worker

Cgil

Firenze, “È la prima volta in Europa che un tribunale riconosce, grazie all’impegno della Cgil, che i rider rientrano nella categoria dei ‘worker’ ai quali l’Ue riconosce pieni diritti sindacali e assicura una tutela del posto di lavoro in caso di licenziamenti collettivi”.

Così la Cgil nazionale in merito alla decisione della magistratura fiorentina che “ha dichiarato inefficaci i licenziamenti effettuati da Deliveroo e ha imposto alla società di avviare immediatamente ‘le procedure di consultazione e confronto previste dall’art 6 Ccnl terziario distribuzione e servizi nonché le procedure di informazione e consultazione previste per i licenziamenti collettivi'”.

L’azienda, si ricorda, “è stata condannata a non dare ulteriore attuazione al Ccnl Ugl Rider, permettendo così a tutti i rider di Firenze di reclamare finalmente l’applicazione piena delle condizioni economico e normative previste dalla contrattazione collettiva agita da organizzazioni rappresentative”.

Secondo il tribunale Deliveroo, si spiega sempre dalla Cgil, “ha anticipatamente cessato, senza confrontarsi con il sindacato, i rapporti di lavoro dei rider per imporre un contratto collettivo sottoscritto da una organizzazione che agiva con una particolare ‘vicinanza’ ‘alle posizioni datoriali'”.

Per il sindacato di corso d’Italia è una decisione “che segna un punto fondamentale nella lotta per i diritti dei rider e sancisce il diritto della Cgil a negoziare, riconoscendo a NidiL, Filcams e Filt, la rappresentatività effettiva per tutelare i diritti dei lavoratori dell’economia digitale”, “rappresenta il riconoscimento della fondatezza delle iniziative portate avanti da sempre dalla Cgil e apre la strada ad una tutela piena ed efficace delle condizioni di lavoro per questi lavoratori. Deliveroo, insieme alle altre multinazionali di Asso Delivery con cui da tempo è aperto un tavolo di confronto che però non ha prodotto avanzamenti sul piano del trattamento dei lavoratori, dovrà ora confrontarsi”.

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